L’omeopatia in un caso di psoriasi, rinite ed asma allergiche

Un caso di psoriasi e rinite ed asma allergiche

IL MEDICO OMEOPATA n. 46
Dott. Gustavo Dominici

RIASSUNTO
In Medicina Omeopatica per guarigione del soggetto malato si intende sia la risoluzione delle patologie organiche che la modifica in positivo della sintomatologia mentale, anche se quest’ultima non corrisponde al quadro nosologico di una malattia. Viene presentato un caso clinico paradigmatico.

PAROLE CHIAVE
Psoriasi – Rinite ed asma allergiche – Omeopatia Classica – Simillimum – Guarigione omeopatica

INTRODUZIONE
L’approccio globale al Paziente è caratteristico della Medicina Omeopatica ed implica una valutazione dei risultati coerente con tale impostazione.
Si può considerare guarito un Paziente che ha risolto le patologie organiche per cui è venuto alla visita quando la sua condizione psicologica non è concretamente migliorata? La risposta a questo quesito risulta determinante per le scelte terapeutiche e la soluzione del caso.

MATERIALE E METODI
Viene presentato un caso clinico esposto dettagliatamente in ogni suo passaggio, riportando le varie complicazioni ed i possibili errori nel percorso verso la guarigione.
Il metodo utilizzato è quello dell’Omeopatia Classica: un esame globale della sintomatologia del soggetto, inquadrata o meno in patologie definite; l’evidenziazione dei sintomi caratteristici; l’uso del Repertorio e/o il confronto del quadro sintomatologico con la Materia Medica omeopatica; la prescrizione del medicamento omeopatico più simile al caso, in dose unica; l’esame attento dell’evoluzione e le successive prescrizioni fino alla guarigione.

IL CASO CLINICO
Ragazza di 16 anni. Magra, molto irritabile nei confronti della madre che l’accompagna, contraddice con rabbia ogni sua affermazione. Assai gentile, quasi timorosa col medico. Viene per una psoriasi che ha invaso il cuoio capelluto e che si sta diffondendo al resto del corpo, in particolare alle gambe. Soffre anche di rinite ed asma allergiche in diversi periodi dell’anno e dismenorrea.
La ragazza è interessata a parlare solo della psoriasi, preoccupata del fatto che si stia estendendo al tronco ed agli arti; è rassegnata dell’eruzione al cuoio capelluto, nonostante questa si mostri come una crosta biancastra uniforme, probabilmente perché meno visibile. Sembra quasi che incolpi la madre di non averla portata da un medico in grado di guarirla. Fuma sigarette ed anche hashish quotidianamente, sembra beva alcolici in abbondanza; non vuole nemmeno sentir parlare di smettere o diminuire; anche questo argomento è fonte di violento alterco con la madre durante la visita.

ANAMNESI
Da bambina ammalò di scarlattina, varicella, parotite e rosolia.
12 anni: menarca, flusso mestruale doloroso sin dall’inizio. Da allora assume antispastici durante i primi giorni del flusso.
13-14 anni: smise di giocare a pallavolo per contrasti insanabili con l’allenatore.
3 anni fa: iniziarono le manifestazioni psoriasiche con una desquamazione dietro le orecchie, che durò un anno. Applicò una pomata cortisonica, con miglioramento e successiva recidiva. In seguito l’eruzione invase il cuoio capelluto. Una terapia omeopatica non ebbe successo. Assunse un salicicato con un certo miglioramento, ma in seguito ebbe un episodio di broncospasmo. Arrivarono le lesioni per il corpo ed in particolare alle gambe.
Attualmente la situazione è in rapido aggravamento.

PRIMA VISITA – 26 MARZO 2007
Nota: alcune parti del dialogo, troppo intense, sono state sostituite da(…).
Odio stare sola, mi sento male, mi viene da piangere … mangio, sono triste…ho bisogno di stare in mezzo agli altri…piango… A casa ho due fratelli maggiori, uno è come se non lo avessi,(…)! Con mio padre non ho un rapporto (…)!
Si esprime con disprezzo nei confronti del fratello, ma anche verso la famiglia tutta nutre una sincera avversione mista a disprezzo e risentimento. Al padre non parla da molto tempo. La madre aggiunge che le piace stare insieme ai ragazzi, comportarsi come uno di loro.
In effetti la ragazza ha un atteggiamento mascolino. È preoccupata di dimagrire eccessivamente, vorrebbe aumentare di peso, ma non riesce.
Ho paura dei ragni, con strilli, anche incubi. Li sogno!
Ha paura di prendere ascensori, non prende la metro. Piange e si dispera per problemi altrui, la madre la definisce accorata per gli altri. Piange, si preoccupa e dispera per i suoi problemi di pelle.
La madre: Ha sempre pianto, sin dalla nascita. Piange per rabbia, per frustrazione. Da’ calci al muro, alle porte. Piange prima delle mestruazioni, si sente desolata, ha un senso di scoramento.
Osservo la ragazza mentre parla la madre: lei interviene ogni tanto, sempre violentemente, a correggerla o contraddirla. È corrucciata, mostra un profondo malessere e pessimismo. Poi mi chiede se guarirà ed inizia a piangere, vuole certezze assolute. È inconsolabile, disperata.
È chiaramente freddolosa.
Altezza cm 161; peso Kg 45,5. Repertorizzazione (1) secondo l’ordine di comparsa dei sintomi durante il colloquio.

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Secondo la conoscenza della Materia Medica e l’esperienza accumulata negli anni, la condizione psicologica della Paziente suggerisce Acidum nitricum. La repertorizzazione, invece, indica come primo rimedio utile Natrum muriaticum, con Sepia officinalis al 2° posto, fra i rimedi la cui sintomatologia mentale è simile a quella Paziente.
Rimedi valutati come sostanzialmente differenti vengono esclusi dalla scelta terapeutica. Acidum nitricum risulta solo 14° nella griglia repertoriale. Prescrivo SEPIA OFFICINALIS MK + 35K, anche in base alla verificata capacità del medicamento di produrre eruzioni cutanee.
Le chiedo di tornare dopo solo tre settimane per verificare la reazione.

16 APRILE 2007 – IN STUDIO
La Paziente appare molto più tranquilla e serena, impressione che lei stessa conferma. La cute non è affatto migliorata, sembrerebbe anzi peggiorata.
Sogno sempre e molto, era tanto che non sognavo più! Sempre sogni molto belli.
Credo che l’hashish influenzi questo tipo di produzione onirica; ne conferma l’uso quotidiano. Incredibilmente si rivolge alla madre con modi gentili. Poi, improvvisamente, torna ad essere polemica ed arrogante, la accusa violentemente. La madre riferisce che ha avuto crisi di rabbia, ha rotto un bicchiere. Da qualche giorno ha iniziato a soffrire di rinite allergica, respira malissimo e perde frequentemente la voce. L’allergia è in crescendo ed i problemi cutanei non sostenibili a lungo. Fra le due possibili opzioni: attendere, visto il miglioramento psichico, o prescrivere, scelgo la seconda.
Senza repertorizzazione prescrivo HEPAR SULPHURIS 200K + 35K.

28 GIUGNO 2007 – IN STUDIO
La stessa medicina fu prescritta ancora due volte, telefonicamente, sulla base del miglioramento globale e cutaneo che veniva riferito. Ora, in studio, verifico che a livello cutaneo la situazione è migliorata, la Paziente è più ragionevole e rilassata.
Al contrario la rinite sta peggiorando, ha tosse continua e, all’auscultazione, rilevo broncospasmo. Lei si mostra comunque soddisfatta, visto che l’eruzione alle gambe è parzialmente regredita. Quindi: cute migliorata, situazione respiratoria generale e bronchiale in particolare peggiorata. È probabile che siamo di fronte ad una situazione di soppressione.
Rivedo il caso, reputo tuttora valida la repertorizzazione precedente, prescrivo NATRUM MURIATICUM 200K + 35K.

17 LUGLIO 2007 – TELEFONICA
Si sente meglio, l’allergia è scomparsa, la psoriasi è migliorata, ma vuole stare ancora meglio. NATRUM MURIATICUM 200K.

14 SETTEMBRE 2007 – IN STUDIO
Sto bene!
L’eruzione alle gambe e per il corpo è quasi risolta, al cuoio capelluto è invariata. È aumentata 1,4 kg, cosa che la rende euforica. Viene alla visita da sola.
Sto affrontando meglio la scuola, ci vado volentieri, ho capito che lo devo fare per me!
Ho solo due amici … non devo contare su nessuno, solo su di me …
(esprime profonda amarezza).
Un mio amico non si è fatto più sentire, da 5-6 mesi … (accenno al pianto)
Ho sognato mio padre e mia madre che litigavano e c’era anche questo mio amico.
Decido di prescrivere una terapia più profonda per ottenere il maggior risultato possibile in breve tempo: NATRUM MURIATICUM MK – XMK (a 30 giorni di distanza) + 35K x 90 giorni.

FOLLOW UP
Il miglioramento globale continuò. L’anno successivo scomparve definitivamente ogni segno di psoriasi, anche al cuoio capelluto. Un risultato sorprendente. I problemi respiratori allergici furono molto lievi. Prescrissi la potenza LMK, senza ulteriori miglioramenti, quindi ancora le potenze 200-M-XMK, con concreti benefici.
La Paziente poteva definirsi guarita.
Nel Febbraio 2009 ha una violenta ed improvvisa febbre settica, fino a 41,5°C, iniziata con una grave tonsillite purulenta ed una sciatica diventata gradualmente gravissima.
Vado a visitarla a domicilio, impiego tutta l’attenzione e l’arte che mi sono possibili per risolvere la situazione. Phytolacca sembra guarirla, ma torna di nuovo la febbre elevata nonostante la gola sia ora quasi indenne. Pyrogenium ottiene un miglioramento drammatico, ma purtroppo temporaneo. Hepar sulphur non porta nessun beneficio.
Viene ricoverata. Scoprono che si sta formando un ascesso all’interno di una fascia muscolare. Le viene somministrato un cocktail di antibiotici e guarisce.

3 MARZO 2009 – IN STUDIO
È uscita dall’ospedale da alcuni giorni. È in uno stato di prostrazione con estremo pallore. Riferisce sbalzi d’umore, sonnolenza, sensazione di svenire. Il dolore alla gamba destra non è completamente scomparso, non riesce a piegarla. La notte rimane sveglia fra le 2 e le 3, suda profusamente al collo ed al dorso. È preoccupata, nervosa, urla.
Non riesco a comprendere il perché di quella grave malattia acuta; mi pongo il quesito se la terapia omeopatica, per quanto efficace, sia la migliore possibile.
Indago. Scopro che ha fatto uso smodato di droghe ed alcool nel periodo pre- cedente. Cerco di impormi, obbligandola a modificare il suo comportamento, in sostanza le faccio una romanzina, prescrivo ACIDUM NITRICUM 200K + 35K. Se ne va molto alterata. Mi riferiscono che rifiuta la terapia e che prova nei miei confronti tutto l’odio possibile. Ha deciso di cancellarmi come medico. Non avrei mai dovuto insistere per modificare il suo comportamento, non in un soggetto con tale reattività.

25 GIUGNO 2009 – TELEFONICA
Mi chiama la madre, lei non vuole parlarmi, ma è disperata: ha rinite ed asma, ha provato molte terapie, ma senza risultato. Sono comunque felice di aver ristabilito un contatto, seppure indiretto. Prescrivo, tramite la madre, NATRUM MURIATICUM 200K, che risolve velocemente la situazione.

FOLLOW UP
Riesco a visitarla dopo 15 giorni. Mi rivela che precedentemente aveva avuto un’altra febbre elevata ed assunto altri antibiotici. Si morde insistentemente le unghie.
Della psoriasi nessuna traccia. NATRUM MURIATICUM MK + 35K. Nel periodo successivo ancora qualche prescrizione alla potenza 200K per casi acuti, subito risolti. Torna in studio il 25 Febbraio 2010. Ha i capelli biondi, è più carina, più femminile. Si è fidanzata, sta assumendo estroprogestinici da 5 mesi nonostante il parere contrario della madre (non mi azzardo a toccare l’argomento!).
Viene per disturbi allo stomaco che durano da un mese: si sente gonfia, ha perduto l’appetito, anzi, ha fame ma arriva subito il senso di sazietà. Strilla, litiga con tutti, sono fiscale, afferma con sincerità. Soffre perché il suo ragazzo è geloso e così parla e sparla di lui, dice che lo lascerà, che è un tormento!
La cute è molto secca, al polso destro ed al cuoio capelluto sono spuntate alcune crosticine. Dice che è stanca, anche se non fa nulla. Dice anche che beve pochissimi alcolici e fuma solo qualche canna, ma beve enormi quantità di Coca Cola. NATRUM MURIATICUM MK-XMK (a distanza di 30 giorni) + 35K.
Una ulteriore prescrizione telefonica di Natrum muriaticum per febbre, con veloce risoluzione.
Ultimo aggiornamento telefonico il 30 Aprile 2010: sta bene, nessun sintomo né di psoriasi, né di allergia respiratoria. Il caso sembra definitivamente risolto, per la seconda volta. Natrum muriaticum sembra essersi confermato il medicamento simillimum del caso.

20 MAGGIO 2010 – IN STUDIO
Da quattro giorni è affetta da dolori colici addominali molto intensi. Sono localizzati in fossa iliaca destra, associati a dolori lombari, lievi di giorno, peggiorano dopo le 19 fino a diventare insostenibili. È costretta a stare in piedi, ma piegata in due, con fitte perineali. I dolori la portano al pianto ed alla disperazione. Vengono calmati, ma non risolti dal Toradol. Due giorni prima, telefonicamente, ho prescritto Chamomilla 200K, senza risultati soddisfacenti.
Ho chiesto un’ecografia pelvica che ha evidenziato esclusivamente un versamento liquido di 13 mm nel Douglas, senza apparente causa. Mi conferma l’assunzione continuata e senza sospensione di estroprogestinici. Poi scoppia a piangere accoratamente, senza apparente motivo.
Non mi va bene nulla! Il mio ragazzo fa schifo! (Si riferisce al comportamento di lui). Con mio padre stavo riuscendo ad avere un rapporto, ma (…)! Non sopporto gli uomini! Non riesco a lasciare il mio ragazzo! Ce l’ho con tutti!
Anche questa volta, per motivazioni diverse, lo stato d’animo della ragazza è dominato da disperazione, rabbia ed odio. Il peso è di nuovo sceso sotto i 45 kg, la pressione arteriosa è di 80/55 mm/Hg.
Prescrivo ACIDUM NITRICUM 200K, evitando ogni azione o parola che possa ostacolarne l’assunzione.
Il miglioramento è veloce. Nei giorni successivi, in base al riaffacciarsi dei sintomi, prescrivo con successo ACIDUM NITRICUM MK, ripetuto, sempre telefonicamente, il 1° Luglio 2010.
I dolori scompaiono senza più ripresentarsi.

17 NOVEMBRE 2010 – IN STUDIO
Viene da sola. I dolori non sono più ricomparsi. Sono ricomparse invece delle “bolle” agli avambracci ed alle cosce, ma constato che sono molto lievi. Ha sospeso gli estro-progestinici, ha utilizzato per due volte la pillola del giorno dopo. Parla molto della sua vita affettiva, col suo fidanzato è finita in Estate.
Ho avuto delle avventure insoddisfacenti. Cerco qualcuno che mi dia veramente qualcosa!
Ho sognato che ero frenetica, agitata, che “ci stavo provando” con qualcuno che non mi piaceva e lui mi diceva di no!

Credo che il sogno rappresenti con precisione la condizione della Paziente, che in effetti è frenetica ed agitata, non così irascibile come nel passato. Comprendo poi dal colloquio che i suoi rapporti col padre sono enormemente migliorati. Il resto del colloquio si svolge con lei che parla molto male degli uomini in generale, elencandone con veemenza tutti i gravi difetti. L’appetito è migliorato, ha raggiunto per la prima volta il peso di kg 47,5, guadagnandone molto come aspetto: è molto più morbida, aggraziata, femminile. Sembra veramente un’altra persona.
Rifletto a lungo sulla prescrizione da fare. Acidum nitricum ha avuto un effetto risolutivo, per la prima volta non si evidenzia lo stato di disperazione focalizzata su uno o l’altro problema, né la rabbia rancorosa così intensa. Non sono affatto certo che il quadro clinico attuale corrisponda ancora a questa medicina, ciò nonostante è difficile lasciare un medicamento così prezioso per un altro la cui azione, per quanto scelto con precisione, sarebbe un’incognita. Esamino il sintomo dal quale non si può prescindere:
MIND – AVERSION – men; to [= male persons]: am-c. calc. graph. med. nat-m. PULS. raph. sep. staph. sulph.
Combino tale sintomo con l’inquietudine e la frenesia registrate nella Paziente. Prescrivo: MEDORRHINUM MK + 35K.
Non ho più avuto modo di sentire la Paziente fino a che non l’ho cercata per chiederle il permesso di pubblicare il caso, a fine Febbraio 2011, che mi ha prontamente concesso. Le ho chiesto come stava e mi ha risposto con de- cisione: Bene!

RISULTATI E CONCLUSIONI
Se prendiamo in esame la triade sintomatologica sintetica che caratterizza la Paziente sin dall’inizio: disperazione-rabbia-odio, possiamo facilmente constatare come tale condizione d’animo non sia mai venuta meno con la scomparsa di volta in volta dei sintomi della patologia organica. Inizialmente tale condizione veniva scatenata dal diffondersi dell’eruzione a tutto il corpo, in seguito dalle coliche addominali, altre volte da vicissitudini affettive. In realtà tale sintomatologia soggiaceva nell’animo della Paziente, pronta ad evidenziarsi non appena uno stimolo esterno, di varia natura, risultasse adeguato ad attivarla. La scomparsa si è avuta solamente col precisarsi della terapia, quando è stato prescritto Acidum nitricum, che include nella sua patogenesi la rappresentazione perfetta di tale stato d’animo. Il medicamento Natrum muriaticum, prezioso nella sua azione terapeutica, solo parzialmente ha nella sua patogenesi tale livello di disagio, quindi non è in grado di guarirlo. Siamo quindi di fronte alla differenza sostanziale fra Similare e Simillimum. Il medicamento omeopatico più simile al caso – Simillimum – è in grado di “cancellare” (guarire) la condizione patologica profonda del Paziente, per quanto non inquadrata in alcuna patologia definita, al punto che sono sufficienti poche prescrizioni per modificare radicalmente il quadro sintomatologico.
Un caso singolo, per quanto paradigmatico, nella sua complessità e nei suoi molti elementi di difficile valutazione non può di certo fornire spiegazioni adeguate a nessun quesito. Può però essere spunto di riflessione e verifica di problematiche realmente importanti nella pratica clinica.
Dall’esame del caso la guarigione omeopatica risulta necessariamente essere la guarigione globale del Paziente, nelle sue manifestazioni organiche e nelle sue attitudini patologiche, poco importa se inseribili o meno in una casella con il nome di una malattia. È, di fatto ed inevitabilmente, la guarigione dalla sofferenza del soggetto umano malato, da lui stesso espressa. Se la terapia riesce a correggere sola la patologia organica, per quanto l’azione risulti preziosa, non si può affermare di aver raggiunto la guarigione e ci si debbono aspettare recidive patologiche, magari con localizzazioni diverse dalle precedenti. Per ottenere tale risultato occorre la prescrizione di un medicamento molto simile anche allo stato d’animo profondo del soggetto malato, che ne rappresenta la sua attitudine verso la vita.
Che tale ricerca possa risultare difficile, a volte persino impossibile, è altro quesito.

Bibliografia

Schrojens, F. Essential Synthesis Hom. Book Pub. And ARCHIBEL SA, Assesse (Belgium), 2008
J. T. Kent Lectures on homeopathic Materia Medica B. Jain Pub, New Delhi, 1990 G. Vithoulkas Talks on classical Homeopathy B. Jain Pub, New Delhi, 1990

Ringraziamenti
Ringrazio la Paziente che ha accettato con entusiasmo e senza alcuna esitazione che venisse fatta conoscere la sua vicenda patologica ed umana, a beneficio di chi la utilizzerà come suggerimento per la soluzione di casi simili.

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