Timido, bisognoso, con le lacrime in tasca.
E’ una pianta della famiglia delle Ranuncolacee, una delicata anemone. Pulsatilla corrisponde a persone bisognose di affetto e simpatia, titubanti, piagnucolose o semplicemente lamentose, remissive, altruiste, di umore mutevole, capricciose, ipersensibili. Altre caratteristiche sono: timidezza, rossori, gelosia, facilità estrema al pianto, piange invece di litigare. Si è sempre detto che corrisponde a donne di carnagione chiara, capelli biondi o chiari, occhi azzurri; ciò è vero, ma solo in parte. Qualunque soggetto abbia in sé queste caratteristiche, di sesso maschile o femminile, chiaro o scuro, adulto o bambino, può beneficiare del rimedio. Certamente non va somministrato a soggetti dal temperamento dominante, prepotenti, aggressivi, collerici e impositivi, ciò contrasta con l’intima natura del rimedio. Pulsatilla, e quindi coloro che ne trarranno beneficio, spesso ammala a causa del freddo, per essersi bagnata, ma desidera intensamenente aria aperta e stanze ben aereate. Spesso soffre per catarri giallo verdastri, di qualsiasi origine. Nelle fasi acute non ha né fame né sete particolarmente intense; ha difficoltà digestive con avversione ai grassi, senzo di pienezza, gusto cattivo in bocca, facile diarrea. Spesso nelle donne ci sono disturbi venosi agli arti inferiori, varici, e difficoltà circolatorie che danno origine ai geloni invernali. Dolori reumatici e anche disturbi mestruali di varia natura. Puoi somministrare Pulsatilla a persone con queste caratteristiche, qualunque sia il disturbo di cui stanno soffrendo. La persona sofferente chiederà il tuo aiuto, la tua disponibilità, anche eccessivamente, ti chiederà di essere coccolata, rassicurata. E’ il bambino che si risveglia la notte con male all’orecchio e si lamenta e piange e lo devi prendere con te e carezzarlo, farlo sentire tranquillo, sicuro, amato. Non è francamente spaventato come Aconitum; non urla per il dolore fino a svegliare tutti come Chamomilla; può avere febbre, ma non così violenta e bruciante come Belladonna; non ha il violento rossore e gonfiore di Apis; non ha l’abbattimento e l’ansia profonda di Arsenicum; non ha la febbre elevata e senza particolari caratteristiche di Ferrum phosphoricum, perché di caratteristico ha sempre l’insaziabile richiesta di affetto e coccole, a volte fin quasi a sfinirti. Ciò vale per per pazienti con catarri nasali giallo-verdastri, per tossi catarrali anche profonde, per vomiti e diarree e per tante altre possibili situazioni.