Carcinosinum: l’Omeopatia nella terapia della Malattia di Von Recklinghausen e nelle conseguenze di malattie cancerose

IL MEDICO OMEOPATA n. 54 (Dicembre 2013)

Storia, sintomatologia, casistica


RIASSUNTO

In questo articolo viene ripercorsa la storia del medicamento omeopatico Carcinosinum, viene riportata sinteticamente la sintomatologia caratteristica e successivamente vengono esposti alcuni casi clinici risolti. Carcinosinum è un nosode ottenuto tramite diluizione centesimale e succussione (dinamizzazione) di cellule cancerosi derivate da vari tessuti umani. I casi clinici riportati dimostrano come tramite questo medicamento si possano affrontare situazioni molto complesse e curare patologie gravi. L’esame attento dei casi risolti permette di definire una sintomatologia essenziale ed una tipologia di paziente corrispondente.

PAROLE CHIAVE

Carcinosinum – Nosode – Cellule cancerose – Sintomi caratteristici – Biotipo sensibile

INTRODUZIONE

Carcinosinum_fig1Carcinosinum lo dobbiamo al Dr Donald M. Foubister (Fig. 1). I sintomi mentali e generali e l’immagine del rimedio furono pubblicate in un articolo del Luglio 1958 in The British Homoeopathic Journal. Il Dr W. Lees Templeton ne aveva già pubblicata quattro anni prima una raffinata patogenesi sullo stesso giornale, che fu utilizzata come base di partenza. Le osservazioni iniziarono dall’esame di due neonati le cui madri avevano sofferto in gravidanza di carcinoma della mammella. I due neonati avevano delle caratteristiche in comune:
1. sclere blu; 2. macchie color caffelatte per il corpo; 3. numerosi nevi pigmentosi cutanei; 4. soffrivano entrambi di insonnia.
Nel giro di qualche anno venne somministrato il medicamento a 200 bambini che avevano simili caratteristiche, con o senza risultati. Da questo studio emerse la sintomatologia di Carcinosinum, che al tempo veniva chiamato Carcinosin. (Fig. 2)
Carcinosinum_fig2Il Dr Foubister riferisce di un proving al quale parteciparono tre sperimentatori più egli stesso, la potenza scelta fu la 200; non fa cenno dei risultati di tale esperimento. Contemporaneamente e successivamente il Dr J. Hui Bon Hoa utilizzò estensivamente il rimedio e ne precisò ulteriormente le caratteristiche fondamentali. In Italia fu tradotto un suo scritto su altro argomento che riportava in dettaglio l’esperienza dell’uso clinico di Carcinosinum, le indicazioni e le diagnosi differenziali. (1)
La preparazione utilizzata era di origine sconosciuta. Era stata portata dagli USA, preparata a partire da un carcinoma della mammella, ma le informazioni si fermano qui. La ditta Nelson, successivamente, rese disponibili più medicamenti a partire sia dal carcinoma della mammella (scirro) che da carcinomi originati da altri epiteli: vescicale, polmonare, gastrico. In Italia il medicamento Carcinosinum è distribuito dalla ditta Ce.M.O.N., in passato prodotto dalla UNDA, al momento attuale dalla Dynamis ed esclusivamente in soluzione idroalcolica; in entrambi i casi la composizione del ceppo originario è la medesima e risulta di cellule provenienti da molteplici tessuti cancerogeni dell’organismo (Fig. 3).


Carcinosinum-3

Se ne può dedurre che il medicamento utilizzato sia un vero “cancerinico” di elevata potenzialità, come in effetti la clinica conferma. A seguire una sintesi dei principali sintomi di Carcinosinum risultato dell’esteso lavoro dei tre ricercatori: (2)

• Risultano fondamentali condizioni di paura ed infelicità prolungate nel tempo.
• Ansia di anticipazione. Prende la forma di preoccupazione, fino a diventare angoscia, ad esempio per il ritardo del ritorno a casa di un figlio, marito o moglie o anche la paura degli studenti di essere bocciati ad un esame.
• Attenzione ai dettagli, precisione esagerata, pignoleria.
• Ostinazione (come Tubercolinum).
• Forte senso del ritmo, amore per la danza (Sepia e Carcinosinum)
• Sensibile alla musica che talvolta lo fa piangere.
• Come Sepia, anche Carcinosinum ama guardare i temporali.
• Come Phosphorus, è molto empatico verso gli altri.
• Come Medorrhinum, è molto sensibile ai rimproveri.
• Carcinosinum spesso soffre di tics bizzarri, ogni tipo di smorfia.
• Strappa le pellicine intorno alle unghie.
• Strizza gli occhi.
• Aggrava o migliora a causa del caldo o del freddo.
• L’influenza dell’ambiente marino è rilevante, sia come peggioramento che miglioramento.
• Peggiora scoprendosi (tosse, cute – Rumex)
• Peggiora parlando o ridendo (tosse – Phosphorus)
• Migliora dopo un breve sonno.
• Alternanza dei sintomi da un lato all’altro del corpo. (Lac caninum, Sepia, altri)
• Il bambino può dormire in posizione genu-pettorale. (Medorrhinum e altri)
• Posizione sul dorso con le mani raccolte dietro la testa. (Pulsatilla)
• Una storia familiare di cancro, diabete, tubercolosi, anemia perniciosa, o una combinazione di queste malattie nella anamnesi familiare; sifilide ereditaria; una storia di pertosse o alter malattie acute febbrili in età molto precoce.

Carcinosinum_fig4George Vithoulkas (Fig. 4), nel vol. 7 di Materia Medica Viva, propone un’immagine aggiornata del medicamento, che rispecchia comunque in modo assai fedele e conferma la sintomatologia caratteristica evidenziata dai precedenti Autori. A seguire una sintesi: (3)

• Vulnerabilità ed ipersensibilità
• Sottomesso e represso
• Manca di fiducia in sé, depressione
• Colpito ed interessato da fatti orribili e dal soprannaturale
• Estremamente ordinato, perfezionista, pignolo.
• Ansietà e paura
• Empatico ed estremamente responsabile
• Mancanza di reazione, ad esempio assenza di febbre in situazioni in cui sarebbe presente.
• Precocità nel bambino
• Aspetto: colorito color caffelatte, sclera blu, numerosi nevi pigmentati neri circolari.
• Artista
• Ama la danza
• Ama leggere
• Ama la natura
• Desidera il cioccolato
• Desidera o avversa frutta, grasso e grasso della carne
• Intenso aggravamento o miglioramento dall’ambiente marino
• Intenso miglioramento la sera
• Tics nervosi
• Stati contraddittori e alternanti

Carcinosinum è stato uno dei medicamenti più utilizzati nella mia pratica clinica, sin dall’inizio dell’attività di omeopata. Questo articolo è stato tratto da un seminario tenuto nell’Ottobre 2013 alla Scuola Di Omeopatia Veterinaria Rita Zanchi di Cortona. Per prepararlo si raccolsero tutti i casi significativi e documentati – circa 20 – in cui il medicamento era stato prescritto con efficacia non una sola volta, come accade spesso con i nosodi, ma aveva rappresentato l’unica terapia per un certo lasso di tempo. Ci fu una ulteriore selezione a favore dei casi di migliore qualità, di più recente aggiornamento, più rilevanti dal punto di vista clinico e didattico. Furono esclusi i casi di bambini, che verranno pubblicati in un successivo articolo. Vengono quindi presentati 6 casi clinici più la sintesi di un settimo. L’obiettivo è:
1. Confermare o meno la sintomatologia caratteristica del medicamento, evidenziando i sintomi più frequentemente riscontrati; 2. aggiungere eventuali elementi ai dati a nostra disposizione; 3. contribuire alla conoscenza di un medicamento estremamente importante nella pratica clinica del medico omeopatico.

MATERIALI E METODI

La prescrizione del medicamento Carcinosinum è stata effettuata seguendo i parametri dell’Omeopatia Classica: l’esame del caso per evidenziare i dati anamnestici significativi ed i sintomi caratteristici; l’elaborazione della sintomatologia ottenuta, secondo la propria esperienza e con l’uso del repertorio informatizzato (4); la prescrizione, quando la similitudine fra i sintomi caratteristici del paziente e quelli del medicamento sopra riassunti risultava elevata. Si è data importanza agli antecedenti personali e familiari riguardanti patologie cancerose e patologie gravi di varia natura.
Legenda: nei casi clinici che seguono sono scritte in corsivo le parole dei pazienti, in maiuscolo i sintomi ai quali si è assegnata rilevante importanza nella prescrizione.[/vc_column_text][vc_column_text]CASI CLINICI 1

Bambina di anni 9 – Marzo 2006
Bambina è affetta da malnutrizione con magrezza di grado elevato e da Malattia di Von Recklinghausen o neurofibromatosi.

Malattia di Von Recklinghausen
Malattia ereditaria caratterizzata dallo sviluppo di tumori molli (sono dei noduli chiamati neurofibromi) localizzati ai nervi. Si tratta di lipomi (tumori benigni formati dall’accumulo di grasso) e di anomalie della colorazione della pelle, che si ricopre con caratteristiche macchie color caffelatte. I sintomi dipendono dalla sede e dalle dimensioni dei neurofibromi, perché essi possono andare a comprimere i nervi, compromettendone la funzionalità. Nei casi più gravi si possono avere danneggiamento della vista, ed ostruzione intestinale. La terapia è chirurgica e consiste nell’asportazione dei noduli, soprattutto in quei casi in cui essi causano complicanze.

La madre si mostra ingiustificatamente ottimista, non crede che la figlia abbia o avrà alcun problema; la porta in visita perché una sua cara amica ha insistito.
Il padre della bambina ha subito un intervento per grave strabismo.
La madre ha subito l’asportazione di una cisti ovarica. Dall’età di due anni è iniziata l’INAPPETENZA e da allora mangia pochissimo.
Due settimane fa ha perduto la nonna, da allora la sua condizione si è aggravata, ha quasi smesso di mangiare, soffre di INSONNIA ed afferma di odiare la Madonna che ha permesso la morte della nonna. Viveva di fatto con la nonna, le è stata vicino quando era morente e dopo morta, accarezzandola, baciandola e leggendole le poesie, parlandole come se fosse viva. PREGA di frequente.
A 4-5 anni le sono state asportate tonsille ed adenoidi.
La bambina è di CARNAGIONE MOLTO SCURA, con numerose MACCHIE COLOR CAFFELATTE. Ha occhi scuri con SCLERE INTENSAMENTE BLUASTRE. Durante la visita non parla, sembra quasi estranea.
Si dice che è molto gelosa del fratello più grande, lo tratta male, gli fa i dispetti. È nervosa, piange.
Qualche anno fa era ospite di un centro estivo ed è salita sul letto ed ha urinato in posizione eretta non curandosi degli altri.
Riferiscono inoltre che è bugiarda, che nasconde in casa gli oggetti.
La notte ha sempre dormito male, è agitata ed ora, dopo la perdita della nonna, soffre di vera e propria INSONNIA. Ha paura dei ladri.
È calorosa.
Alla visita si evidenziano numerose MACCHIE BRUNASTRE per tutto il corpo.
Lingua a carta geografica. Repertorizzazione (Synthesis 9.2) (4).

Carcinosinum_fig5

La repertorizzazione di tutti i sintomi che il caso propone pone Carcinosinum al 3° posto, dopo Arsenicum e Sulphur. In realtà a suo tempo il caso non venne repertorizzato, il rilevare i segni costituzionali caratteristici del medicamento (colore della cute, delle sclere, macchie cutanee ed insonnia) fu considerato sufficiente per la prescrizione. CARCINOSINUM 200K + 35K x 2.

Giugno 2006
Torna in visita dopo 3 mesi. La madre mi comunica che ha smesso i controlli semestrali all’Ospedale Bambin Gesù dove si sottoponeva ad una RMN globale. Ci si oppone a questa decisione presa esclusivamente di sua iniziativa, ma senza risultato. La bambina è stata meglio, è aumentata di 600 grammi, non poco considerando che in genere rimane ferma a lungo sullo stesso peso.
Durante la visita la bambina si mostra ESTRANEA, si alza, va alla finestra, come completamente disinteressata al fatto. SI viene a sapere, da altra fonte, che la bambina è stata realmente molto meglio, ha mangiato moltissimo.
CARCINOSINUM MK + 35K x 2
Il tubo dose viene ripetuto telefonicamente 3 mesi più tardi.

FOLLOW UP
La bambina torna alla visita dopo un lungo soggiorno all’estero: è molto provata, pallida, dimagrita. Risulta però più comunicativa e più vivace. Alla visita è presente. È furba, molto mobile; estremamente gelosa del fratello. Ama dipingere. Molto calorosa, ha sempre caldo.
Ci si pone il dubbio se Carcinosinum sia il medicamento migliore e si prescrive LACHESIS MUTUS MK.
Il risultato è negativo, la bambina rimane pallida e provata, smette di crescere.
Viene prescritto NATRUM MURIATICUM 200K.
Il risultato è anche questa volta negativo, dopo solo 20 giorni la bambina è addirittura diminuita di 400 grammi. Si torna così a prescrivere CARCINOSINUM 200K.
La bambina migliora.
Ammala di tosse e la madre interviene con degli sciroppi omeopatici. Viene guarita da CARCINOSINUM 200K e poi assume la MK.
Il miglioramento è netto e graduale.
Aumenta di peso, inizia a parlare col medico e la presenza e la comunicatività aumentano gradualmente. Si scopre MOLTO RECETTIVA, facilmente spaventata e anche furba.
Afferma chiaramente che NON SOPPORTA IL FRATELLO, che è antipatico! Questo elemento viene recepito come una manifestazione positiva di sentimenti repressi. Vorrebbe avere un cane. Dice spontaneamente di aver paura egli squali.
Ama mangiare IL GRASSO e la carne di MAIALE, oltre LA CARNE in genere.
MORDE insistentemente LE UNGHIE. (Repertorizzazione)

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Degna di nota la diagnosi differenziale con Calcarea phosphorica e Medorrhinum. Si prescrive CARCINOSINUM MK + 35K x 2

Ultima visita – 21.11.2007
È stata bene. Non ha più avuto tossi. Ha perduto il nonno, è tornata a dormire dai genitori, ma dopo un mese è tornata nel suo letto. È aumentata di 3 kg, che sono veramente molti. Ora ha 11 anni e mezzo, ma non si notano trace di pubertà; la madre la ebbe a 18 anni.
Si evidenzia che AMA INTENSAMENTE I CANI; che non ama i dolci; che desidera la carne; che morde le unghie; che teme troppo le interrogazioni.

Carcinosinum_fig7

CARCINOSINUM XMK + 35K x 2

La bambina non è stata più portata a visita.
L’amica della madre, che la spinse a curarsi omeopaticamente, riferisce che la madre stabilì che stava bene e che non ne aveva bisogno. Vera la prima affermazione, sbagliata e pericolosa la seconda. Di recente ha dovuto subire un intervento chirurgico per un neuro fibroma, esito scontato della malattia ereditaria di cui è affetta, che forse Carcinosinum avrebbe potuto evitare o attenuare.

CASI CLINICI 2

Donna di anni 40 – Marzo 2010 *
In terapia da circa tre anni per:
1.Cinetosi
2.Litiasibiliare
3. Sindrome ansiosa
4. Esiti di asportazione tiroidea per carcinoma.
Madre di due bambini, la broncopolmonite di uno dei suoi figli la sta mettendo a dura prova.
La paziente è un soggetto intenso, appassionato, ipersensibile.

8 Marzo 2010
Telefona a causa di una febbre elevata ed improvvisa che, insieme alla tosse, le impedisce di dormire. La notte deve alzarsi dal letto ed andare per casa e poi sdraiarsi sul divano. È presente una certa inquietudine. ACONITUM NAPELLUS 30 CH, tre granuli ogni 3 ore.

10 Marzo 2010
La situazione è migliore, la febbre è presente, ma meno violenta, la tosse sporadica. La paziente è assai tranquilla: BRYONIA ALBA 30 CH, tre granuli ogni 4 ore circa.

12 Marzo 2010
A domicilio per visitare il figlio, la paziente ha un ottimo aspetto e sintomi molto lievi. Viene considerata in via di guarigione, stessa terapia.

13 Marzo 2010
La notte successiva la paziente viene colta da tosse costante ed insistente, secca, che le impedisce di riposare. Telefonicamente: SPONGIA TOSTA 30 CH.
I risultati sono scarsi. Altre visite e prescrizioni, accurate ma inefficaci o insufficienti. Dopo qualche giorno affiorano i segni auscultatori di un focolaio broncopolmonare al lobo inferiore destro.
BRYONIA ALBA 200K, senza alcun risultato.
ll settimo giorno di febbre costante fino a 39,8°C iniziano a comparire astenia ed inappetenza; viene prescrivere: amoxicillina + acido clavulanico 1g x 2/die.
Il giorno seguente un collega visita la paziente ed aggiunge ceftriaxone 1g/die.

18 Marzo 2010
Decimo giorno: T 38,8°C, astenia, PA diminuita, una condizione familiare difficile. Consigliato ricovero. In ospedale viene somministrata levofloxacina; poi claritromicina; poi cefotaxime. Corticosteroidi, lansoprazolo, broncodi- latatori e fluidificanti.

30 Marzo 2010
In studio, 48 ore dopo la dimissione dall’ospedale, in apparenti (ma non convincenti) buone condizioni. Facilmente stanca, con desiderio di frutta e verdura.
CHINA OFFICINALIS 200K

14 Aprile 2010
La paziente torna in studio perché ha difficoltà respiratoria. Una ulteriore radiografia evidenzia chiari segni post flogistici: non c’è stata guarigione completa.
Ha avuto febbricole fugaci.
Ha mal di gola e bruciori, tossetta ed un po’ di catarro.
Ha affanno muovendosi velocemente o salendo le scale. È tornata la dermatite alle mani, di cui soffre.
La paziente si mostra frenetica. AI sintomi indicati si aggiunge l’estrema ansia per i suoi figli, in parte motivata, ma vissuta come se ciò che accade a loro accadesse a sé, con un’empatia totale. (Repertorizzazione – Synthesis 9.2)

Carcinosinum_fig8

CARCINOSINUM 200K + 35K x 2
Il quadro clinico migliora velocemente; telefonicamente le vengono fatti assumere alcuni globuli di Carcinosinum 200K ogni volta che la condizione tende a ristagnare.

7 giorni dopo
Il respiro va molto meglio, la mente però non si ferma, chiacchiera di continuo, come non mai! La notte dormo bene, ma ho sogni con incubi.

20 giorni dopo
Mi sentivo veramente bene, ma poi è tornato il mal di gola ed ho assunto ancora dei globuli. Stava tornando difficoltà respiratoria, catarro, sudore appena mi muovevo. Carcinosinum MK +35Kx2.
Assumerà la dose MK anche in maggio e giugno. La guarigione fu perfetta e globale.

La paziente è tuttora in terapia.
Negli anni successivi ha assunto numerose volte Carcinosinum 200K o MK.
Il medicamento non funzionava sempre e comunque, ma solamente quando la sintomatologia era caratterizzata da: 1. ansia frenetica
2. angoscia empatica per i figli (ogni minima frustrazione dei figli, ogni minimo rimprovero rivolto loro dal padre le risultava insostenibile);
3. iniziali disturbi respiratori che rapidamente scendevano al torace mostrando velocemente la loro pericolosità. La paziente è diventata talmente cosciente di questa condizione da prevedere da sola quando è tempo di assumere il rimedio.

24.9.2013 (telefonica)
Rinite seguita da tosse che tende a scendere in basso.
La paziente sta studiando come didatta per un seminario, dorme pochissimo, è eccitata ed un po’ frenetica. Carcinosinum MK
Dopo 2 giorni telefona, è notevolmente migliorata.
Le viene chiesto se ha dormito più e risponde:
Volevo studiare ma poi mi sono detta:“È meglio che vai a dormire!” ed ho riposato tutta la notte!

*Nota: la prima parte del caso fu pubblicato su Il Medico Omeopata n. 43, pag. 66-69, in un articolo dal titolo La terapia omeopatica nelle broncopolmoniti, dove venivano ripor- tati 6 casi clinici fra cui il caso in questione, registrato come insuccesso. Questo che segue può essere considerato un upgrade del caso medesimo.

CASI CLINICI 3

Donna di anni 52 – Marzo 2010
Paziente di piccola taglia, capelli neri, molto vivace, aperta, eccitata ed eccitabile. Parla velocemente e con enfasi. Viene in visita per:
1. Esiti di distacco di retina occhio dx
2. Ipertensione endo oculare occhio dx
3. Miopia grave
4. Rinite allergica
5. Portatrice di prolasso della valvola mitrale
6. Microcitemia
7. Cifosi di grado medio elevato.

Ha avuto due gravidanze ed un aborto al sesto mese; si sofferma su quest’ultimo, lo ripete più volte. A 24 anni le venne asportata una cisti endometriosica.
Un anno fa ebbe un distacco di retina a destra: ha subito due interventi ed un terzo è programmato fra un mese. Obiettivamente l’occhio destro è molto arrossato e la palpebra ptosica. Si sottopone a terapia laser ogni 7 giorni. Ha spesso sintomi di rinite allergica; in passato fece a lungo vaccini.
I suoi cicli mestruali sono lievemente irregolari; la notte ha sudori folli e caldo, si risveglia tutta bagnata. A volte si risveglia con torpore alle braccia e tachicardia.
Facili diarree, a volte con orticaria, a causa dei più vari cibi, anche da olio di oliva.
A volte ha mal di testa prima e all’inizio del flusso, non assume più farmaci perché non funzionano.
Ascoltandola si comprende che tende a dimenticare o diminuire i suoi problemi. Si intuisce che ha sofferto molto, ma il suo dolore quasi non appare, con l’eccezione del ricordo del bambino perduto molti anni prima.
Vorrei avere tutto a posto, sotto controllo… gli altri… i miei suoceri invalidi (di cui si occupa da lungo tempo). È molto disponibile per gli altri, particolarmente quando ci sono malattie.
Dopo discussioni anche lievi divento triste, come se ce l’avessero con me.
Sogno spesso ladri, o comunque sconosciuti che penetrano in casa. Durante la visita ripete spesso: STO BENE. Poi: Da un po’ sento debolezza, pesantezza alle gambe … da due-tre anni.
Viene data molta importanza ai sintomi:
• MIND – WELL – says he is well – sick; when very
• DREAMS – ROBBERS
Si tiene conto dell’intervento che la paziente dovrà ancora affrontare.
ARNICA MONTANA MK + 35K x 2

Visita del 21.10.2010 (dopo 7 mesi)
Afferma di essere stata molto bene con la terapia, senza più stanchezza, che però è tornata da due mesi. In effetti due mesi fa si è sottoposta ad un ulteriore intervento all’occhio per asportazione del silicone residuo.
Ha avuto una periodo di amenorrea, poi il flusso è tornato regolarmente, insieme alle cefalee.
Molti altri sintomi sono migliorati ed altri ne si evidenziano:
Mi sento aggressiva con gli altri, mi do fastidio da sola!
Soffro di claustrofobia, non prendo l’ascensore, la metro si, ma con problemi, non sopporto i luoghi chiusi … DEVO AVERE LA SENSAZIONE DI USCIRE!
Sogno quasi tutte le notti il mare, ha volte è pericoloso, ma non ho paura.

La paziente è molto eccitata, fin troppo vivace; assume circa 5 caffè al giorno; veste molto colorata; dagli esami si evidenzia Hb 10 e sideremia 43. LACHESIS MUTUS MK+35Kx2

FOLLOW UP
La paziente assume più volte Lachesis mutus negli anni seguenti, medicamento che sempre le da’ benefici evidenti, in particolare è più calma, non più aggressiva, senza i drammatici risvegli notturni e senza più complicazioni agli occhi.
Continua ad assumere le gocce per l’ipertensione EO. Nel settembre 2012 telefona per una cistite acuta che la prescrizione di Lachesis non riesce a guarire. La telefonata successiva, a richiesta, risponde che è deceduto il suocero e scoppia a piangere. Viene prescritta IGNATIA AMARA 200K e poi MK, con risoluzione veloce e miglioramento globale. Numerosi elementi fanno quindi concludere che Lachesis è una medicina utile per la paziente, ma non rappresenta la soluzione del caso.

Visita dell’8.2.2013
La paziente afferma di stare abbastanza bene.
Soffre di mal di pancia, diarree e mal di testa.
Dopo 8 mesi di amenorrea ha avuto di nuovo un flusso mestruale.
Racconta della morte di una zia.
Racconta che il giorno precedente era in un bus affollato, stava quasi per svenire, è scesa con grande miglioramento. Fa stretching per gambe e braccia che le da’ molto sollievo.
Ha bramosia per cioccolato amaro.
Sempre Timogel collirio all’occhio destro.
(Repertorizzazione – Synthesis 9.2)

Carcinosinum_fig9

CARCINOSINUM 200K + 35K x 2[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_column_text]100 giorni dopo
La paziente torna ed ha un aspetto realmente differente. È molto più pacata, non più con l’eccitazione – a tratti entusiasta, ma sempre fuori misura e logorante – che la caratterizzava.
È “meno felice e contenta”, di certo più vera e concreta. I sintomi sono migliorati, il mal di testa quasi scomparso. La PEO destra è diminuita a 14, ma l’oculista insiste per il collirio.
Sempre desiderio di cioccolato amaro. CARCINOSINUM 200K
Due mesi dopo, telefonicamente, viene prescritto un altro tubo dose.

Visita del 24.9.2013
Sto meglio, Dottore!
Sono comparse delle mosche volanti all’occhio destro, comunque ho sospeso le gocce, sentivo che mi facevano male. Al controllo l’oculista ha detto che va bene così e si è meravigliato che la PEO fosse normale.
Qualche volta sono ancora ansiosa … un’amica che sta male, l’ho seguita in tutti i passaggi in ospedale, tutte le visite, non aveva nessuno e ha un K del colon … ora non riconosce più nessuno, dicono che ha avuto un’encefalite. Ho lasciato perdere e non ci penso più tanto. Prima mi coinvolgevo di più, è strano, forse sto diventando indifferente … ora rimango colpita, ma poi mi passa, non ci penso più … Non mi sento più in colpa!
Mi sono accorta che riesco a lasciar perdere le cose se sono stanca e me ne vado a dormire, penso:“lo farò domani!”. Ho avuto ancora due flussi mestruali, ma senza mal di testa. La notte dormo bene, nonostante tutto e l’amica malata.

Ascoltando ed osservando con attenzione la paziente risulta evidente il cambiamento profondo del suo approccio alle circostanze esterne. Non si lascia più coinvolgere totalmente dalle problematiche altrui e, spontaneamente, rivela il perchè questo accadeva (Non mi sento più in colpa!); inoltre riesce a lasciare le attività in corso ed a riposarsi quando stanca. Potremmo sinteticamente concludere che la paziente “si lascia scampo”.
CARCINOSINUM MK + 35K x 2

CASI CLINICI 4

Donna di anni 63 – Prima visita del 7.9.2011 Comunicativa, intensa, raffinata, aristocratica. Parla con una certa enfasi. Viene in visita per:
1. Sindrome da stanchezza cronica
2. Herpes ricorrenti
3. Afte del cavo orale
4. Insonnia
5. Aerofagia
6. Gozzo multi nodulare

10 mesi prima fu colpita da tosse intensa da toglierle il fiato, che gradualmente peggiorava, resistente ad antibiotici ed anti tussigeni. Dopo cortisonici lei si sentì distrutta. Successivamente fu ipotizzato un RGE – soffocavo, non parlavo più, ero astenica – assunse omeprazolo e la tosse migliorò notevolmente. Rimase l’astenia. Fu scoperta HP+ e fece la terapia per 3-4 settimane. L’astenia aumentò: non camminavo più! E da allora si mantiene stabile. Frequentemente herpes diffuso ai glutei, seguito da afte nel cavo orale, piaghe all’interno del naso e talvolta otiti. Ogni tanto si blocca il collo. Reuma test 175. Una figlia con artrite psoriasica.
In maggio ebbe come uno svenimento, formicolio diffuso, non riuscivo più a muovermi. La TAC risultò negativa. Risulta positiva a EBV e CMV.
A 14 anni le venne asportato un nodulo tiroideo.
Si sposò a 20 anni ed ebbe 3 figli. Si separò a 32 anni. Si sposò di nuovo a 49 anni.
È una donna MOLTO DEDITA AGLI ALTRI, sia parenti che sconosciuti; fa volontariato nelle carceri gestendo importanti iniziative; una o più volte l’anno accompagna malati a Lourdes. Sin da piccola sono stata indirizzata ad aiutare gli altri.
Intensa vita spirituale: dopo un ritiro spirituale di 7 giorni sono stata molto meglio, miglioro sempre con la calma ed il silenzio.
Soffro di INSONNIA da sempre… Mi sento come se tutta la notte mi avessero picchiato.
Sento come uno scafandro in testa, quasi non riesco a camminare, a muovermi a causa della stanchezza.
Negli ultimi 3 anni ho seguito mia madre e mio fratello, morto per leucemia. Un altro mio fratello è morto di K polmonare.

Su questo quadro clinico, senza repertorizzazione, viene prescritto:
ACIDUM MURIATICUM MK + 35Kx 2

Visita del 22.11.11
La paziente torna molto migliorata. Comunica:
Faccio una vita quasi normale, anche se non debbo esagerare. Solo un lieve herpes.
Dormo bene, ma non tante ore, dalle 23-24 alle 5, talvolta alle 3. E comunque al mattino sono subito pronta.
Tutto cominciò dopo aver partorito i 3 figli in poco tempo.
Ho sempre reagito e lavorato sui nervi,TUTTO DOVEVA ESSERE FATTO IN UN CERTO MODO!
Da 3-4 giorni un peggioramento, mi è tornato l’elmo in testa.
ACIDUM MURIATICUM XMK + 35Kx 2

Visita del 14.2.12
Sono stata benino, poi un crollo in Gennaio (telefonicamente ancora Ac. mur. XMK).
Ho la sensazione di cappa in testa.
Ho avuto un herpes al gluteo esteso, ho messo l’aglio, si è fatta un’ustione che è migliorata con la Calendula.
Negli ultimi 10 giorni è tornata stanchezza e diminuzione del sonno, mi risveglio alle 2-3 di notte e non dormo più. Poi un altro herpes.
Mi fa male il formaggio, che mi piace da morire!
Lampi all’occhio sinistro.

Racconta del volontariato in carcere al quale si dedica con passione ed efficacia. Già era stata in Croce Rossa e volontaria con i malati. Lo faccio sin da ragazzina e non ho mai smesso.
Racconta che viene da una famiglia aristocratica, che ha ricevuto un’EDUCAZIONE MOLTO RIGIDA.
Ho avuto una vita opulenta. Poi ho avuto sofferenze sentimentali, innamoramenti con persone sbagliate… Non va oltre con il racconto ed impreca simpaticamente e con schiettezza. Repertorizzazione (Synthesis 9.2)

Carcinosinum_fig10

CARCINOSINUM MK + 35K x 2

Visita del 20.4.2013
Sin dal giorno dopo l’assunzione del tubo dose rimase profondamente sorpresa dalla produzione onirica, dopo molto tempo di sonno senza sogni. Per alcuni giorni invia via mail i suoi sogni, molto intensi. Contemporaneamente la sua condizione migliora. Comunica:
Dottore, mi sento benissimo!
La terapia ha avuto effetti incredibili, sogni … Ho rivissuto le cose con mia madre.
Sono sempre stata attenta al “passaggio della morte”, ho assistito molti moribondi.
Sono stata a Londra 10 giorni, in genere mi ammalo sempre e invece sono stata bene!
Ad un certo punto ho trascorso una serata molto allegra, una notte bianca per allegria. Ridevo da sola. Da lì è iniziato il miglioramento.
Ho sognato anche i miei fratelli morti.
In tutta la prima fase ho avuto herpes, poi non più. Qualche afta.

CARCINOSINUM 35K X 2

FOLLOW UP
Il giorno 11.5 viene prescritto telefonicamente Carcinosinum MK per una lieve ricaduta. Alla visita del 27.6 la paziente afferma felice di condurre una vita normale.
Poi tornarono i disturbi allo stomaco con pesantezza gastrica. La paziente era molto reattiva, insofferente, irritabile. Venne prescritta Nux vomica 200K con notevole miglioramento.
Poi tornò la tosse, la paziente si spaventò, temendo il ritorno dei vecchi disturbi, ma guarì velocemente con Drosera 200K.
Poi nella sua vita subentrarono numerose complicazioni, soffrì di aerofagia e ancora di herpes e venne notevolmente migliorata da Natrum carbonicum MK.
La paziente è tuttora in terapia; non ha più sofferto di astenia e conduce una vita normale e molto attiva. Fino ad ora non ha più assunto Carcinosinum.

CASI CLINICI 5

Donna di 40 anni – Prima visita del 20.7.2011
Donna alta, dinamica. È sbrigativa, parla molto velocemente. Strizza frequentemente le palpebre.
Viene per:
1. Disturbi gastrointestinali
2. Esiti di tiroidectomia per K
3.Sindromedastress
4. Portatrice di morbo di Gilbert (iperbilirubinemia) Assume levotiroxina 125mcg x 5/7 e 100 x 2/7; calcitriolo 0,75mcg/die.

Cinque anni or sono si sottopose a tiroidectomia con linfoadenectomia estesa per CARCINOMA TIROIDEO. Già soffriva di tiroidite di Hashimoto.
Aveva avuto due gravidanze: Dopo i bambini ero molto stanca. Le due gravidanze andarono a buon fine con parti naturali. Ebbe depressione post-partum.
Fu sposata per 16 anni. Due anni fa poi scoprì di essere omosessuale e da allora ha una compagna.
• Ho spesso disturbi di stomaco e intestinali: bruciore e diarrea,
coliche; periodiche, da una volta al mese a costanti.
• Spesso mi addoloro più che arrabbiarmi (accenno al pianto), perché le persone non ti capiscono, con pianto, per ingiustizie.
Nota: molto turbata.
• Ho sempre DATO IN MODO ASSOLUTO, anche nello studio, per raggiungere un ideale; sempre la migliore, anche come mamma. (Parla 4 lingue).
La sua compagna aggiunge sintomi preziosi:
• È sempre indietro su qualcosa …
• Facile alle lacrime.
• Pensa sempre che POSSA ACCADERE AD ALTRI QUALCOSA DI BRUTTO, per un semplice ritardo. RICONTROLLA ripetutamente la casa, il gas per timore che
possa esplodere.

Repertorizzazione (Synthesis 9.2):

Carcinosinum_fig11

CARCINOSINUM 200K x 2 (30 giorni) + 35K x 2 x 60 giorni

Visita del 20.3.2013
Dagli inizi di settembre non ho più avuto diarrea.
Può succedere se viaggio molto o se prendo molti caffè. Ora ad esempio sto viaggiando molto, sto sostituendo 3 persone! I bambini mi costringono a fermarmi con il lavoro!
Faccio molti sogni, anche riguardanti la morte dei figli… il dolore… il maschio… non riuscivo a salvarlo! L’avevo affidato a qualcuno che non mi aveva aiutato a proteggerlo. Ero disperata! Ma non era morto … Sogno anche molte case, labirinti, spazi chiusi… case…

La paziente è più pacata e forse un po’ triste, i suoi sentimenti sono meno nascosti ed affiorano, perlomeno la notte. Risulta una predilezione per yogurt e pesce.

Carcinosinum_fig12

CARCINOSINUM MK + 35K x 2

Visita dell’8.11.12
La paziente riferisce di essere stata bene.
In Settembre stava ritornando il bruciore di stomaco e di sua iniziativa ha assunto un tubo dose di Carcinosinum MK.
Ha diminuito la levotiroxina a 100 mcg/die perché aveva palpitazioni e anche calcitriolo a 0,50 mcg/die.
Ha assunto una ragazza alla pari da tempo, con grande miglioramento.
Non ho più crampi e sono migliorati anche i sogni.
Dormo di più e più tranquillamente.
In settembre ho avuto un eczema passato da solo. In passato forti eritemi solari.
A volte sogno che le persone moriranno, che la mia compagna si toglie la vita …
Da Aprile a Settembre ho sofferto di fascite plantare al piede sinistro, ho fatto molte cose, fisioterapia, poi passata con 10 sedute di agopuntura; scomparsa in settembre
(nota: scomparsa in fine Settembre, dopo la comparsa della dermatite; in Settembre aveva assunto un altro tubo dose di Carcinosinum; non aveva comunicato il problema). CARCINOSINUM 35K x 2

Visita del 21 Ottobre 2013
Torna in visita dopo oltre un anno.
Ha assunto di sua iniziativa più volte Carcinosinum MK per ogni problema che sorgeva, con evidente miglioramento. Sono stata bene. Si prende atto dell’ ”autonomia terapeutica” della paziente, che raramente telefona, anche in caso di evidente necessità. D’altronde è un soggetto molto pratico ed efficiente, sa che il medicamento funzione e trova naturale assumerlo per ogni problema. Attualmente ha un flusso mestruale prolungato ed una condizione di tristezza e preoccupazione (eccessiva) per la sua compagna. Per la condizione attuale e considerando che Carcinosinum è stato assunto più volte, si prescrive SEPIA OFFICINALIS 200 CH.

CASI CLINICI 6

Donna di 55 anni – Prima visita del 4 Giugno 2010
La paziente si presenta molto vivace, eccitata, loquace, quasi affannata nel tentativo di raccontare tutto. Viene in visita per:
1. Artrite psoriasica/reumatoide
2. Eczema psoriasico alle mani
3. Acne rosacea
4. Sinusite cronica
5. Cefalea
6. Rinite allergica ed ipertrofia dei turbinati
7. Ernia L4-L5 e altre protusioni discali
8. Extrasistolia.
Farmaci: Methotrexate® 2,5mg x 3/7 gg.; Humira® 40mg 1/15 gg.; Xanax® 0,25mg 1 e 1⁄2 /die; Lederfolin® 2/7gg.

Alla nascita pesava 4,5 kg, rimase incastrata in vagina con grave cianosi: sono nata e morta! Afferma con enfasi.
Il padre soffriva di psoriasi e superò un infarto miocardico ed un melanoma; era un militare, categorico e dispotico. Aveva molte donne. Non sono mai riuscita a parlare con lui. Morì ad 84 anni.
La madre morì a 70 anni a causa di encefalite o per metastasi cerebrali (non fu ben chiaro); soffriva di grave artrosi.
Visse una lunga storia affettiva di 10 anni, culminata in un aborto.
30 anni: il padre se ne andò da casa.
30 anni: rinite allergica, seguita da dermatiti da contatto e alimentari.
31 anni: matrimonio.
Un aborto spontaneo; una gravidanza a termine a 36 anni.
40 anni: una bruttissima gravidanza; l’amniocentesi evidenziò una sindrome di Down, aborto.
Negli anni seguenti: appendicectomia; due revisioni della cavità uterina; intervento per tunnel carpale destro. 50 anni: menopausa. Da quel momento si è aggravato tutto. Da circa 5 anni ha iniziato a soffrire di artrite grave alle articolazioni delle mani, definita psoriasica/reumatoide Da 4 anni assume:
1. Metotrexato + acido folico (DMARD: Disease Modi- fyng Anti Rheumatic Drugs, azione immunosoppressiva + acido folico)
2. Adalimumab (Humira®, agente biologico, anticorpo mo- noclonale, inibisce selettivamente l’azione dei linfociti B).
6 mesi or sono comparsa di eczema psoriasico
• Sono iper, faccio tutto, non sto ferma un secondo! Vado sempre di corsa, sono ansiosa, faccio le cose di fretta, litigo … Ho sempre dormito poco, 4 ore, ma faccio tutto, salto come un grillo.
• Sono molto insicura, piena di punti interrogativi, penso a lungo prima di decidere.
• Nascere in quel modo (nota: gravemente cianotica) mi ha sempre dato dei problemi … non sopporto mani sul naso o sulla gola, indumenti, devo stare libera. È anche la causa di tutte le cose che non riesco a dire.
• Ho sempre combattuto e combatto con mio marito, che è umorale e vuole dominarmi.
• Il mal di testa è come una spada conficcata a livello temporale destro, che dura tre giorni e mi massacra.
• Sono calorosa, sudo sempre, col caldo ho una specie di panico, non posso essere attiva.
• A volte mi manca un battito e mi sale come una fiamma al viso. Ho sempre avuto le vampe, come se avessi avuta la menopausa tutta la vita.
• Non voglio vedere il buio, lo odio! Andare in giro di sera … uno stupratore, delinquenti, mi sento insidiata da tutte le parti! Ho paura degli attacchi di panico notturni, l’ultimo l’ho avuto 4 mesi fa, per paura dell’infarto.
• Ho facili lividi senza causa apparente
(spontaneo).
• Passione per i dolci.
LACHESIS MUTUS 6LM gocce – 3 al mattino e 3 la sera x 40 giorni

FOLLOW UP
La paziente migliorò.
Venne prescritto Lachesis XMK, che portò ancora maggiore beneficio.
Le venne chiesta la sospensione graduale dei farmaci: negata.
Venne prescritto Medorrhinum MK, senza beneficio.
In due occasioni, telefonicamente, assunse Argentum nitricum 200K, con beneficio.
Trascorsero poco meno di due anni, con miglioramenti delle condizioni generali, ma senza la possibilità di porsi come obiettivo la guarigione.

Visita del 19.4.2012
Viene riconsiderata e verificata tutta la sintomatologia, alla quale si aggiungono alcuni sintomi:
• LA PULIZIA è una vera e propria mania che la costringe a LAVARSI LE MANI compulsivamente.
• Il tempo è una vera e propria ossessione, incombe!, con ansia di terminare le cose ed estrema ANSIA D’ANTICIPO.
• NON HA PACE prima di aver terminato un lavoro iniziato.
• Continua a dormire 4 ore per notte.
• In più viene preso in considerazione la situazione di severità vissuta nella famiglia di origine.
(Repertorizzazione – Synthesis 9.2)

Carcinosinum_fig13

Viene prescritto CARCINOSINUM 200K + 35K x 2
La paziente si rifiuta di assumerlo, spaventata dal nome e dall’origine. Dopo una accesa discussione si decide di sostituirlo con Apis mellifica 200K.
Sull’orlo della rottura del rapporto medico paziente continua la terapia, assumendo ancora Lachesis mutus, senza grandi risultati.
L’estate del 2012 ammala di cistite, assume antibiotici senza preventiva consultazione.
Ammala di sciatica ed assume altri farmaci, fra cui Lyrica®. La condizione psicologica peggiora, torna ad essere estremamente litigiosa con il marito, con totale intolleranza nei suoi confronti.
Cade in una sorta di depressione, con abbattimento morale ed apatia.

Visita del 20.12.2012
Torna la paziente, che non segue le indicazioni del terapeuta, ma che non vuole smettere di curarsi omeopaticamente. Aveva sospeso Humira®, ma lo ha ricominciato da due settimane perché la sera era tutta dolente e aveva anche febbre, febbri reumatiche, ora ha anche un dolore intenso all’ATM destra.
• È più ansiosa del solito, molto rossa in viso.
Negli ultimi 15 giorni il sonno va peggio, dormo anche solo 3 ore; vado a dormire tardissimo ed alle 6 sono sveglia!
• Devo finire di fare le cose!
• Da un po’ sono particolarmente ansiosa, LA CASA DEVE ESSERE PULITA! Mi sovraccarico di cose da fare, sono TROPPO ATTENTA.
• MI LAVO CONTINUAMENTE LE MANI.
• Poi parla quasi esclusivamente del marito: litigo quasi sempre con lui. Mi manca di rispetto. Mentre mangio ho come una costrizione al petto che mi impedisce di deglutire, sempre quando lui mi è vicino.
• I miei genitori litigavano tutti i giorni; ho avuto un’EDUCAZIONE MOLTO RIGIDA, categorica, senza spiegazioni.
• MI MIGLIORA la musica, il movimento, LA DANZA.

Dall’esame dei sintomi si conferma il medicamento Carcinosinum.
Si cerca di parlare con molta calma e tatto con la paziente, per farle comprendere che l’unico vero rischio che corre è che le cose rimangano così. Alfine accetta.
Si insiste sul fatto che ogni cosa che accade deve essere trattata omeopaticamente, altrimenti si annulla la terapia.
CARCINOSINUM MK + 35K x 2

Visita del 23.2.2013
La paziente ha un buon aspetto e si mostra persino pacata. Riferisce:
All’inizio della terapia aumentò la depressione, mi sentivo incapace a risolvere i problemi. Durò circa 15 giorni. Ma dormivo di più, ed anche ora. Durante quei giorni ho avuto extrasistoli e aritmie.
Alla fine di quei giorni si ammalò con una brutta tonsillite follicolare: questa volta telefonò e guarì con Mercurius solubilis. Ho avuto dei piccoli herpes labialis, ma soprattutto debbo dirle che da 2 mesi non assumo più né Humira, né Methotrexate!
Da circa 2 settimane sto andando a scuola di teatro.

Il risultato è superiore alle attese.
Poco dopo iniziata la terapia ha trovato in sé la forza di sospendere i farmaci, al momento senza nessun inconveniente. In genere poco dopo si riaffacciavano i gravi disturbi articolari. La paziente è molto più calma, meno affannata.
Le si chiede di continuare ad assumere CARCINOSINUM 35K x 2 e di avvertire di qualunque disturbo, in particolare se relativo alle articolazioni, nel qual caso dobbiamo ripetere il tubo dose.

Visita del 27.6.13
La paziente sta discretamente, i sintomi del la sua principale malattia sono lievi.
Non ha ripreso la terapia classica.
Non si è fatta sentire quando ne aveva necessità, contrariamente all’accordo.
Comunica che da un po’ ha una sorta di depressione latente:
• Come se la mia mente fosse staccata dal corpo, fluttuante.
• Come se non ci fossi, come se fossi altrove e fossi automatizzata.
• Faccio tutto, ma distaccata e allora mi fermerei, non mi va di fare più nulla. È uho avna sensazione molto brutta che ho avuto nel passato. (R)
Sono sintomi che la paziente afferma di aver avuto nel passato. Meritano una riflessione. La paziente è tornata alla condizione precedente la malattia organica, che la vede estranea a se stessa, automatizzata, come fosse programmata per assolvere a delle funzioni, programma che implica l’esclusione di ogni sua sensazione soggettiva. Probabilmente questo è il frutto della severa educazione ricevuta, ma più che ricercarne le cause occorre comprendere quanto tale condizione interiore sia distante dalla normale espressione di un individuo e, quindi, generatrice di patologia organica grave.
Si è sottoposta a 4 sedute di terapia cranio sacrale. L’acne rosacea si è manifestata in modo eclatante. Di recente è ripeggiorato il sonno.
Cerca dolci, biscotti, merendine, gelati.
Sta soffrendo di epicondilite al gomito destro e dolori al polso e mano destri, dove aveva sofferto di tunnel carpale. Si confermano i sintomi:

• Eccessivo senso del dovere (fuori casa dorme bene);
• Non riesce a riposare fino a che ogni cosa non è a posto.
• Peggiora con il caldo
• Piange raccontando i suoi sintomi
CARCINOSINUM XMK + 35K x 2
medicamento che sarebbe dovuto essere assunto già da tempo.

Visita dell’1.10.13
Porta con sé analisi recenti, che mostrano tutti i parametri nella norma, inclusa VES e PCR.
Ha un ottimo aspetto.
Racconta di aver trascorso complessivamente una buona estate, molto combattiva.
Attualmente sono altalenante … a volte ho poca voglia di fare, come apatia, depressione, vedo negativo … mi vedo BRUTTA! (La paziente ha un aspetto grazioso, la sensazione non è giustificata). Ma sono sempre stata così, mi ricordo, sempre con questo umore mutevole, sin da ragazza, non mi sopporto.
Comunque ora dico ciò che penso …
Sono arrivata a 5 ore di sonno e ho proprio voglia di dormire. Non ho più i segni dell’artrite psoriasica,che oltre tutto peggiora con l’umidità (il tempo è umido), mentre è aumentata l’artrosi, guardi qua! (Sono colpite le piccole articolazioni delle mani, di cui una è gonfia.
Mi sono rasserenata con mio marito, non voglio soffrire più in modo così stupido!

La condizione della paziente è persino migliore di quanto le sue parole e l’assenza di sintomi possano far intendere.
CARCINOSINUM XMK + 35K x 2 x 90 giorni

CASI CLINICI 7

Si fa cenno ad un caso clinico di rilevante importanza di Porpora Trombocitopenica Idiopatica pubblicato nel n. 47 del Luglio 2011 de Il Medico Omeopata.
La Paziente era affetta dalla grave patologia emorragica, aveva avuto miglioramento da alcuni rimedi omeopatici, risultarono risolutive alcune prescrizioni di Carcinosinum. Determinanti per la prescrizione fu l’anamnesi familiare: la madre della paziente stava morendo per carcinoma mammario recidivante e metastatizzato; il padre era sofferente di carcinoma polmonare. La paziente è tuttora in terapia e, a distanza di anni, non si è ripresentato alcun segno clinico né di laboratorio della trombocitopenia.

RISULTATI E DISCUSSIONE

Il caso n. 1 conferma la sintomatologia per la quale il medicamento fu studiato inizialmente: sclere bluastre, macchie color caffelatte, insonnia, desiderio di carne, di grasso e di maiale; a questi sintomi se ne aggiungono altri presenti in modo marcato nella paziente: onicofagia, magrezza estrema ed inappetenza, gelosia verso il fratello, tendenza a pregare fino all’eccesso, amore particolare per i cani, paure e paura eccessiva delle interrogazioni. La bambina è portatrice di una grave malattia ereditaria.
Nel caso n. 2 la paziente aveva sofferto di malattia cancerosa; è un soggetto appassionato, empatico, dotato di intelligenza captativa, che vive in modo angoscioso le problematiche dei figli e che agisce con modalità frenetica; è soggetta a malattie respiratorie bronco polmonari recidivanti e resistenti alle terapie.
Nel caso n. 3 la paziente è un soggetto appassionato, veloce e captativo, empatico, estremamente dedita agli altri, profondamente turbata dalle sofferenze altrui, fino a farsene invadere; si da’ al lavoro ed alle sue attività fino allo sfinimento; desidera cioccolato amaro.
Nel caso n. 4 la paziente è una persona raffinata, sempre dedita agli altri fino a farne la sua principale attività; si da’ fino allo sfinimento; soffre di malattie causate da un sistema immunitario debilitato: herpes ricorrenti, aftosi del cavo orale e di malattie resistenti alle terapie, fino a sfociare in una condizione di grave astenia cronica; soffre da sempre di grave insonnia; ha avuto un’educazione molto rigida, ha due fratelli deceduti per malattie cancerose; la paziente prima della terapia con Carcinosinum era “bloccata” in una condizione patologica molto grave.
Nel caso n. 5 la paziente ha sofferto di malattia cancerosa; si da’ In modo assoluto al lavoro, come prima allo studio, senza risparmio di sé; è sensibile, facilmente turbata e sofferente per incomprensioni ed ingiustizie, teme che possa accadere qualcosa di spiacevole agli altri per un piccolo contrattempo, ricontrolla per evitare possibili disgrazie; i sogni dimostrano che soffre per timori e preoccupazioni che di giorno rimuove.
Nel caso n. 6 la paziente è un soggetto frenetico, efficiente, con estremo senso del dovere, reduce da un’educazione severa, militaresca, al punto da dimenticare le sue sensazioni e dedicarsi per venti ore al giorno ai suoi doveri; è affetta da una malattia degenerativa grave; soffre cronicamente di insonnia, non si da’ pace fino a che non ha svolto ogni attività, soffre di ansia d’anticipo, ha mania di pulizia, si lava di continuo le mani, viene migliorata da musica, movimento e danza.
Nel caso n. 7, esaminato in estrema sintesi, la paziente ha entrambi i genitori sofferenti per malattia cancerosa; è affetta da grave patologia autoimmune.
Si evidenzia che tutti i casi clinici riguardano il sesso femminile; difficile affermare che questo sia un elemento distintivo, considerando che si avvicinano alla Medicina Omeopatica molte più donne che uomini.
Sei casi clinici non possono essere esaustivi di un medicamento, né si può nemmeno ipotizzare che rappresentino tutte le modalità possibili del paziente Carcinosinum. Ciò nonostante la lettura attenta dei casi e della sintomatologia da’ un’idea almeno sufficiente a confermare ed evidenziare alcuni sintomi caratteristici ed a comprendere il medicamento, perlomeno nei tratti essenziali.
Si può aggiungere una considerazione: è difficile che un paziente Carcinosinum sia fastidioso con il terapeuta bombardandolo di richieste, è molto più probabile, al contrario, che non cerchi il terapeuta anche quando è in seria difficoltà per evitare di disturbarlo.

CONCLUSIONI

Quali e quanti sintomi può curare Carcinosinum?
Ma, più di tutto, chi può curare?
Se desideriamo avere un elenco dei sintomi del medicamento possiamo estrarli con facilità dal repertorio informatizzato, dove compare in moltissime rubriche. Così si può pensare di prescriverlo un po’ a tutti. Se lo si facesse si rimarrebbe molto delusi dai risultati.
Se si vuole capire chi può curare, allora bisogna esaminare ripetutamente e con cura i casi clinici in cui è stato determinante. Si vedrà che i sintomi veramente caratteristici non sono poi così numerosi e si ripetono sistematicamente.
Ma un caso clinico ben scritto, sintetico e completo nello stesso tempo, non ci fornisce solamente l’elenco dei sintomi che contano, ma molto di più, ha in sé l’essenza del medicamento. Va letto, riletto, assimilato. E qui non si fa riferimento speciale ai casi clinici dell’Autore di questo articolo, ma a quelli di tutti gli Autori che si fanno carico dell’onere di scrivere e far conoscere i casi, fino ad arrivare ai propri. Quindi: letto e riletto, senza sforzarsi di definire chi o cosa è il rimedio. E così l’essenza o genio del medicamento viene assimilato, poi riconosciuto nel paziente ed infine il rimedio viene prescritto con sicurezza e successo.

Bibliografia

1. Hui Bon Hoa – Compendio di tecnica repertoriale omeopatica di Kent – IMO, Milano, 1980
2. EH – Encyclopaedia Homeopathica – RADAR 10.5 – Archibel, Assesse (Belgio), 2009
3. Vithoulkas G. – Materia Medica Viva, vol. 7 – International Academy of Classical
Homeopathy, Alonissos, Greece
4. Schrojens F. – Synthesis 9.2 – Archibel, Assesse (Belgio), 2007

Ringraziamenti

Si ringraziano i paziente dei casi 2, 3, 4, 5, 6 per la loro pronta disponibilità a far conoscere la loro vicenda clinica. Sono comunque state omesse alcune informazioni, utili dal punto di vista medico, ma la cui diffusione è stata ritenuta lesiva della sfera individuale dei pazienti.

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