Vaccinazioni: difficile valutazione dei danni

Questo lavoro è stato presentato al 51° Congresso LMHI di Capri.
Riguardandolo ho pesato che potesse essere più che attuale, da qui la decisione di pubblicarlo.

IL MEDICO OMEOPATA n. 84
Gustavo Dominici
Medico Chirurgo – Omeopata   ROMA
Direttore de Il Medico Omeopata
Docente Scuola di Omeopatia IRMSO – ROMA

RIASSUNTO
L’Autore presenta tre casi clinici di effetti collaterali da vaccinazione. La terapia omeopatica ha risolto le problematiche. Nonostante la stretta corrispondenza cronologica fra vaccinazione e sintomatologia le autorità sanitarie hanno escluso in ognuno dei casi che la causa fosse la vaccinazione stessa. E’ opportuno chiedersi se le statistiche sui danni da vaccino siano attendibili o se non sia più corretto basarsi sull’anamnesi dei familiari del vaccinato.

PAROLE CHIAVE
Vaccinazioni – Malattia da vaccinazioni – Statistica ufficiale – Anamnesi materna.

SUMMARY
The Author shows three clinical cases of vaccination side effects. Homeopathic therapy resolved the symptoms. Despite the close chronological correspondence between vaccination and symptoms, the health authorities excluded in each case that the cause was the vaccination itself. It is appropriate to ask whether the statistics on vaccine damage are reliable or whether it is more correct to rely on the history of the vaccinated family members.

KEYWORDS
Vaccinations – Vaccination disease – Official statistics – Maternal medical history.

INTRODUZIONE
Sono contrario all’obbligo di vaccinazione in Paesi, come ad esempio l’Italia, che dispongono di un sistema igienico-sanitario adeguato. Sono stato testimone del fatto che le malattie esantematiche in numerosi casi possono risultare utili. Ho osservato la guarigione da malattie gravi dopo, ad esempio, il morbillo o almeno notevoli progressi nella salute del paziente. Soprattutto ho sempre sospettato che le vaccinazioni causino effetti negativi più frequentemente e più gravi di quanto riportato ufficialmente.

In questo Paese esistono e vengono imposte leggi severe contro chi trascura di vaccinare i propri figli. Sono obbligatorie le vaccinazioni contro la poliomielite, la difterite, l’epatite B e il tetano. Sono vivamente consigliate le vaccinazioni contro pertosse, morbillo, rosolia, parotite. Molti genitori hanno riscontrato seri problemi per non aver vaccinato i propri figli. Finora ho scelto di consigliare ai miei pazienti le vaccinazioni obbligatorie, contrastando gli effetti collaterali con i farmaci omeopatici, e di evitare quelle facoltative.

Tempo fa lessi un articolo di Harrys L. Coulter, pubblicato su Homeopathica nell’estate del ’94, Vaccinazioni e sociopatia1 in cui l’autore insiste sul fatto che le vaccinazioni sono la causa dell’encefalite subclinica nella prima infanzia, e a loro volta sono correlate a danni neurologici, ritardo intellettuale e comportamento antisociale. A quel tempo trovai la relazione interessante, ma un po’ esagerata. Ciò che successivamente ho osservato in alcuni pazienti mi ha spinto a riconsiderare l’articolo.

Descriverò qui brevemente tre dei casi più significativi.

CASI CLINICI
CASO n° 1
Marta, 14 mesi

La madre di Marta è in cura omeopatica da diversi anni. Nella sua anamnesi risultano due episodi di nefrite acuta. La sua gravidanza è stata facile, il parto è stato a termine, senza complicazioni, ed ha potuto allattare la bambina. Nei primi mesi di allattamento la mamma di Marta ha avuto due episodi di mastite, curati con il suo rimedio costituzionale che è il Carbo vegetabilis.
Nonostante ciò Marta continuava a nutrirsi ed a crescere normalmente, mantenendo un ottimo umore.

I primi problemi iniziano a cinque mesi con febbri ricorrenti e umore irritabile. La sintomatologia migliora con la somministrazione di Arsenicum album prima e Chamomilla poi, senza una completa guarigione. Un esame delle urine evidenzia un’infezione grave con 106 colonie/ml di Escherichia coli. Alla bambina vengono somministrati antibiotici e l’infezione si risolve, ma viene sostituita da diarrea e irritabilità estrema. I sintomi migliorano ancora con Arsenicum album.
A nove mesi un nuovo episodio: stesso trattamento e stessi risultati.
A 13 mesi Marta è nuovamente colpita da una grave cistite.
Il pediatra del SSN vuole nuovamente prescrivere antibiotici e suggerisce di fare degli esami per accertare la possibilità di una malformazione delle vie urinarie. Si prospetta la possibilità di un intervento per presunta stenosi del giunto pielo-ureterale. La madre, a questo punto, si rivolge di nuovo all’Omeopatia e mi informa che i sintomi, l’estrema irritabilità e l’infezione, sono sempre comparsi pochi giorni dopo le vaccinazioni, quelle obbligatorie: anti-polio, difterite, tetano ed epatite B, somministrate in Italia a 3, 5 e 12 mesi di età.

Dopo un attento esame prescrivo una dose di Thuya occidentalis 200K.
Marta guarisce velocemente.
Da allora la bambina non ha più avuto infezioni alle vie urinarie e viene sottoposta a controlli regolari.
Il pediatra ha escluso la possibilità che i contagi fossero conseguenza delle vaccinazioni.

CASO n° 2
Francesco, 10 anni

Francesco soffre di asma bronchiale.
All’età di 18 mesi viene colpito da pertosse, nonostante fosse stato vaccinato contro di essa. La pertosse dura anni, nonostante le varie cure. Comincia poi a soffrire di ricorrenti attacchi di bronchite e asma bronchiale, soprattutto in primavera.
Al momento della visita è in atto una crisi asmatica.

Francesco è un bambino vivace, al punto da risultare fastidioso; tocca tutto e si prende gioco degli altri. È molto preciso e si arrabbia quando qualcosa va oltre le sue capacità. Soffre il caldo, gli diventano rosse le orecchie.
Dopo avergli fatto alcune domande, alle quali risponde contro la sua volontà, dice che si sente come se fosse alla stazione di polizia.
Prescrivo Lycopodium MK, terapia che porta velocemente benefici significativi.
Dopo tre mesi prescrivo un’altra dose del rimedio, per sintomi lievi. Poi nient’altro, Francesco sembra guarito.

Un anno dopo la madre lo porta di nuovo e mi comunica che, su indicazione del pediatra, è stato vaccinato contro la parotite. Pochi giorni dopo Francesco afferma di sentire delle voci, sintomo che non si era mai presentato prima. In un primo momento i genitori hanno lasciato correre, ma poi hanno informato il medico di famiglia che, dopo un attento controllo, decide che questi sintomi non sono causati dalla recente vaccinazione. Il disturbo dura circa tre settimane e scompare improvvisamente, lasciando al suo posto la bronchite asmatica. A questo punto Francesco arriva da me da me, col fiato corto.

Gli prescrivo Thuya 200K che risolve la bronchite, ma non guarisce completamente.
Francesco, libero dall’asma e dalle voci fastidiose, diventa svogliato e il suo appetito aumenta fino alla voracità. Poi arrivano altri attacchi di asma per i quali prescrivo Pertussinum MK per la sua anamnesi, senza risultati.
Infine Lycopodium, la sua medicina costituzionale, cura definitivamente.

CASO n° 3
M.F.D.F., donna di 57 anni.

La signora M.F. si cura omeopaticamente da molti anni, con benefici, ma senza una guarigione completa. I suoi disturbi sono numerosi, improvvisi e intensi. M. F. è molto nervosa, irritabile, ansiosa e perfino disperata. Trova ogni azione difficile, il che le causa estrema preoccupazione. È anche molto irritabile, impaziente e difficile da trattare. L’analisi, nel suo caso, evidenzia una moltitudine di sintomi e la terapia è difficile.

MF è frequentemente soggetta ad eruzioni su tutto il corpo, con prurito insopportabile. Ha anche forti coliche allo stomaco. Ciò nonostante il suo sintomo più fastidioso è la necessità di urinare con urgenza e frequenza, ovunque si trovi, che le rende la vita particolarmente spiacevole. Ha paura di uscire di casa perché questo problema la costringe a stare vicino ad un bagno. Se viene colpita nel traffico diventa disperata. Non va al cinema a causa di questa urgenza e, recentemente, ha smesso di andare al lavoro perché ha 30 minuti di viaggio in autobus e non riesce a farcela.

In questi anni la cura ha compreso diversi farmaci, tra questi Thuya occidentalis più di ogni altro ha apportato dei benefici, ma i sintomi si ripresentano continuamente. Recentemente, a causa di una tragedia familiare e di un intervento chirurgico alla cavità nasale, la sua vita è diventata impossibile. In questa fase si è rivelato molto difficile prescrivere un medicinale omeopatico efficace. Ho deciso di rianalizzare attentamente la sua storia medica, senza dare troppa importanza ai suoi numerosi sintomi di ansia e rabbia in quanto finora non hanno dato risultati.
Tra le altre cose scopro che ha vissuto un’infanzia felice e sana; la madre racconta che dopo le prime vaccinazioni cominciò a soffrire di enuresi notturna che durò fino all’età di dieci anni. MF mi dice che era una bambina molto buona e che è diventata cattiva solo dopo le vaccinazioni, questa è proprio la parola che ha usato spontaneamente. Tuttavia da adulta ha goduto di buona salute fino all’età di 31 anni. A questa età accaddero due cose importanti: una grave delusione affettiva e un viaggio in Marocco. MF fu obbligata a vaccinarsi, contro cosa non ricorda bene. Subito dopo si manifestò un’eruzione su tutto il corpo, che scomparve da sola pochi giorni dopo. In seguito comparve all’improvviso un’infezione urinaria che le causò una sensazione di paralisi alle gambe, sintomi che non si sono mai risolti.

Prendo in considerazione solo tre cose:
1) effetti negativi causati dalle vaccinazioni;
2) eruzioni successive a dette vaccinazioni;
3) urgenza di urinare.

Consultando il repertorio2 arrivo a Sarsaparilla e Malandrinum; dopo lo studio della Materia Medica prescrivo SARSAPARILLA 200K.
La paziente ha importanti benefici. Ritorna al lavoro e anche i suoi tratti caratteriali migliorano.

È ancora troppo presto per dire se SARSAPARILLA l’abbia definitivamente curata, ma è trascorso abbastanza tempo per affermare che le vaccinazioni hanno cambiato completamente la sua vita.

CONCLUSIONI
Desidero sottolineare che in ciascuno di questi casi i medici allopatici hanno escluso senza alcun dubbio che le vaccinazioni fossero in qualche modo la causa della sintomatologia, ed invece le madri dei pazienti erano convinte del contrario, basandosi in particolare sull’evidenza e sulla cronologia. Possiamo concludere che, se vogliamo avere informazioni precise sugli effetti negativi delle vaccinazioni, invece di consultare le statistiche ufficiali dobbiamo tener conto principalmente di ciò che le madri dei pazienti riferiscono sull’argomento.

Colgo l’occasione per ringraziare tutti voi che avete partecipato a questo importante congresso, che accresce la nostra capacità di curare i malati e rafforza i profondi legami di verità e scienza che ci uniscono. Grazie per l’attenzione.

BIBLIOGRAFIA

  1. Coulter, H: https://books.google.it/books/about/Vaccination_
    Social_Violence_and_Criminal.html?id=6jRwZflzua4C&redir_
    esc=y
  2. Schroyens, F: RADAR Synthesis – ARCHIBEL, Assesse, Belgio.

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