Ci si avvicina all’Omeopatia con varie motivazioni. La più semplice è per malattie acute che si sono complicate nel tempo o hanno avuto numerose ricadute, senza mai risolversi. E’ molto probabile che una tale situazione si possa risolvere con un solo incontro e con comunicazioni successive.
Altre volte arrivano pazienti, adulti o bambini, con malattie croniche, fastidiose e recidivanti, non pericolose per la vita, che la medicina convenzionale riesce solo a migliorare temporaneamente. Alcuni esempi: bambini che ammalano di frequente, o con dermatite atopica, allergie, asma e simili. Negli adulti le possibilità sono molteplici, tutte le malattie croniche che conosciamo rientrano in questo elenco. Sono questi i casi più frequenti. Si va dall’omeopata per avere risultati durevoli senza generare altre patologie di tipo iatrogeno. In effetti l’omeopata si pone un obiettivo assai ambizioso: migliorare tutta la sintomatologia del paziente, senza danni e con rilevanti benefici a livello energetico e dello stato d’animo. Ottenere ciò da un solo medico e da una sola terapia è un risultato di alto livello! In questi le visite occorrono circa tre visite ed un lasso di tempo di 4-6 mesi. Poi, a risultato raggiunto, il paziente può rimanere un paziente omeopatico, usufruendo del consulto anche telefonico per le malattie acute ed tornando a visita quando la condizione generale lo suggerirà.
Molti pazienti vengono dall’omeopata con malattie incurabili, o per l’età del paziente, o per la gravità e durata della malattia. La guarigione in questi casi non è un obiettivo possibile. Sono situazioni frequenti in quanto l’omeopata viene spesso preso in considerazione come ultima possibilità, quando tutti gli altri medici hanno fallito. Anche in questi casi si può ottenere molto: attenuazione dei sintomi, diminuzione graduale della quantità di farmaci assunti, in sostanza una vita migliore e probabilmente anche un prolungamento della vita stessa. Vari gli esempi possibili, uno dei quali riguarda il supporto che l’omeopatia può dare a pazienti in chemioterapia. In questi e simili casi la terapia omeopatica non avrà un vero termine, il paziente avrà la necessità di consulti periodici, telefonici e in studio.