Un caso di ansia, insonnia e magrezza curato con l’Omeopatia

Un caso di Iodum
dimagrimento – anoressia – emaciazione

IL MEDICO OMEOPATA n. 72
Dott. Gustavo Dominici

RIASSUNTO

L’Autore riporta il caso di un paziente in cura da 10 anni con la Medicina Omeopatica con risultati parziali. Al momento della visita il paziente è ai limiti della resistenza per grave sindrome ansiosa, insonnia ed estremo dimagramento nonostante una buona alimentazione. Il funzionamento tiroideo è normale. Un esame attento della sintomatologia caratteristica porta alla prescrizione del rimedio Iodum che viene prescritto in varie potenze, sia CH che LM. In un anno di terapia la condizione del paziente migliora notevolmente, al punto da poter considerare la guarigione definitiva un obiettivo possibile.

PAROLE CHIAVE
Sintomi caratteristici –insonnia – dimagrimento – ansia – Rimedio Simillimum del caso – Guarigione

SUMMARY
The Author shows the case of a patient who has been treated with homeopathic
medicine for 10 years with insufficient results. During the visit the patient appearsto be at the limit of his resistance because of a severe anxiety syndrome, insomnia and extreme weight loss despite a good diet. Thyroid functioning is normal. A careful examination of the characteristic symptomatology leads to the prescription of lodum remedy which is prescribed in various potencies, both CH and LM. In a year of therapy the patient’s condition improved considerably, to the point of being able to consider the definitive recovery as a possible goal.

KEYWORDS
Characteristic symptomatology – insomnia- anxiety syndrome–extreme weight loss – Simillimum remedy – Recovery.

INTRODUZIONE
Un certo numero di pazienti si affida con consapevolezza alla Medicina Omeopatica e difficilmente accetterebbe un altro metodo di cura, se non per estrema necessità. Alcuni di loro rimangono fedeli alla loro scelta pur non avendo riscontrato giovamenti rilevanti. Sono i componenti del nostro esercito di fedelissimi, una sorta di corpo speciale che mai tradirà la causa, perché amano l’Omeopatia e ne conoscono la teoria e la prassi. Quando uno di loro arriva alla visita ci si sente di dover fare più del proprio meglio per ottenere un buon risultato, se possibile la guarigione.

MATERIALI E METODI
L’approccio è quello peculiare dell’Omeopatia Classica detta anche Hahnemaniana o Unicista. La visita medica, con esame obiettivo e relativa/e diagnosi, viene completata con la ricerca della sintomatologia fisica e mentale caratteristica del paziente, non necessariamente relativa alla malattia/e per la quale il paziente viene a visita. Il quadro clinico globale così mottenuto viene confrontato con il quadro patogenetico-clinico dei rimedi omeopatici conosciuti per individuare quello più simile. Tale rimedio, detto simillimum, costituisce di fatto la terapia e viene prescritto a potenza varia ed a diversa frequenza di somministrazione. Per facilitare l’individuazione del rimedio si fa uso del repertorio omeopatico informatizzato che permette un veloce confronto fra i sintomi del paziente ed i numerosi rimedi possibili.

IL CASO CLINICO
Paziente maschio di 35 anni. Libero professionista

PRIMA VISITA – 30 Ottobre 2018
Diagnosi:
1. Sindrome ansiosa
2. Insonnia
3. Magrezza
4. Ipercolesterolemia
Terapie in atto:
– Escolzia TM 15gtt x 3/die
Varie terapie omeopatiche, attualmente sospese.
(Nota: in corsivo le sue parole, in maiuscolo i sintomi particolarmente
intensi e significativi.)

QUADRO CLINICO
Il paziente è PALLIDO ed ESTREMAMENTE MAGRO.
Dottore, pratico l’Omeopatia per i miei problemi da circa 10 anni.
Ho assunto ARSENICUM ALBUM per anni con un certo miglioramento.
Più recentemente Origanum. Recentemente con un altro terapeuta Phosphorus, ma senza alcun giovamento.
Soffro di STATI DI ANSIA che da questa estate sono molto peggiorati.
In realtà soffro d’ansia sin da bambino!
2 anni fa è morto mio padre, a 65 anni per K polmonare – ho anche
mia madre che soffre di ansia e depressione – sono figlio unico. Dopo questo fatto mi riposai per un po’, poi cambiai lavoro, ma non stavo comunque bene, quindi sono stato costretto a lasciarlo.
A volte ho dei PENSIERI CONTINUI, senza sosta, OSSESSIVI, che
PEGGIORANO QUANDO FA CALDO. TUTTO VA PEGGIO CON IL CALDO, IN ESTATE, mi mancano le energie.
Così questa estate sono andato in montagna, ma anche lì ho avuto una grave CRISI DI ANSIA, preceduta da un senso di tristezza. Ero solo (di fatto non completamente), avevo ansia da giorni… per il caldo… ogni volta che mi masturbavo… angoscia, senso di pericolo e morte. INSONNIA grave. TREMORI, come se avessi freddo.
Comunque avevo ANSIA anche prima di arrivare qua, di sentirmi male, di avere vertigini… Ho paura andando in auto, di guidare, di fare incidenti… ho diarrea e vertigini… paura di avere un incidente. Non sopporto le attese, sono impaziente. Ho paura delle malattie e della morte. Solo per me stesso. Ho dovuto sospendere per un po’ il lavoro, mi dava troppa ansia, non avevo energie, non so quando potrò riprendere. Ho una grave difficoltà ad addormentarmi, faccio anche molto tardi.
Sono sempre stato MOLTO MAGRO. MANGIO SPESSO, MA NON PRENDO PESO. Mangio di tutto. Fritti e uova mi piacciono particolarmente.
Recentemente ho perso molti capelli. Mi sono sempre MASTURBATO, anche più volte al giorno e mi dava sollievo; ora mi procura solo angoscia. (Ha una normale vita sessuale con la sua donna, con frequenti rapporti).

Altezza cm 1,83. Kg 51,3 (Si comprende l’entità della magrezza).
PA 130/80 mm/Hg
Il paziente è visibilmente sofferente e la sua magrezza è molto marcata. E’ sinceramente desideroso di trovare una soluzione, la sua esistenza sta diventando impossibile: non lavora da tempo, non trova sollievo in nessun luogo, non dorme.

Si comprende la scelta di ARSENICUM ALBUM da parte del collega: il tipo di ansia per grosse linee sembra corrispondere, ma la scelta cozza contro l’estrema calorosità del paziente. Un primo esame dei sintomi evidenzia ARGENTUM NITRICUM in considerazione dell’ansia di anticipo, delle paure, della diarrea e vertigini e della calorosità. Meglio però approfondire la ricerca consultando il repertorio inserendo i sintomi più significativi, intensi e caratteristici.

Si nota che fra i primi 9 rimedi – quelli che includono tutti i 5 sintomi scelti – 5 di essi hanno a che fare con lo Iodio. Una semplice riflessione: un paziente vistosamente magro nonostante il buon appetito, che aggrava al massimo grado con il caldo ed in estate, può non assumere Iodum? No. Se poi si aggiungono i tremori, l’ansia, i pensieri ossessivi il quadro clinico si completa e la scelta si conferma. Rimane una perplessità circa l’esigenza compulsiva del paziente di avere rapporti sessuali e/o masturbarsi. Osservando bene, questa compulsione non risulta derivare da un erotismo prorompente, quanto corrisponde all’esigenza di liberarsi di un’energia recepita come non sostenibile. In sostanza risulta essere un tentativo di diminuire l’ansia.
IODUM MK + 35K x 2 x 50 giorni

60 GIORNI DOPO
Un grandissimo effetto!
Incredibile, ma sin dal mattino dopo ero più calmo!
Poi sono migliorato gradualmente su tutto: meno pensieri ossessivi,
meno preoccupazioni, meglio il sonno.
Non ho ripreso il lavoro, avrei bisogno ancora di un po’ di energia. Sessualmente vado meglio, non mi masturbo quasi più e non ho l’esigenza
compulsiva di avere un rapporto. Dopo ogni rapporto sessuale sento di avere poca energia ed un’angoscia velata.
Kg 52,2 (+ 900 grammi) – PA 115/75
Nota: molto affrettato in ogni suo gesto, anche nel rivestirsi.
IODUM XMK + 35K x 2 x 60 giorni

70 GIORNI DOPO
Ho rilevato un beneficio molto evidente sulla sessualità, da subito molto più in equilibrio.
Meglio l’ansia. Rimane una piccola sensazione di paura, al mattino, che un po’ mi accompagna sempre, che migliora con il movimento. Come se dovesse accadere qualcosa. Ho ansia lontano da casa, di sentirmi male, con insonnia.
Non ho ancora ripreso il lavoro… se ho un impegno ci penso già dal giorno prima.
Ancora non dispongo di molte energie, anche se va meglio.
Debolezza, verso le 10 del mattino.
Dopo pranzo devo riposare o proprio dormire.
Penso con tristezza a mio padre.
Dormo bene, mangio di più. La pasta mi calma, anche i cibi grassi mi calmano.
Kg 54,5 (+ 3,2 kg)

Il beneficio risulta essere maggiore di quanto non lascino immaginare le sue stesse parole. Il Paziente è molto soddisfatto. Riesce a dormire, persino bene, purchè non si allontani troppo da casa; i pensieri ossessivi hanno definitivamente lasciato la sua mente; l’aumento di peso di oltre 3 kg inizia ad essere visibile; il suo aspetto migliore, il suo viso non più così pallido e l’espressione certamente diversa. Rifletto su come proseguire la terapia, mantenendo di certo il rimedio scelto ed efficace, ma incerto sulla potenza: attendere, continuare con la stessa potenza centesimale, aumentare la potenza o modificare l’approccio?
Scelgo di continuare con le potenze LM: IODIUM 1LM > 3LM 5 gtt x 2/die (30 giorni + 30 giorni)

60 GIORNI DOPO
Il Paziente porta in visita la madre. Ne approfitto per avere un breve colloquio di verifica. Mi riferisce che all’inizio gli sembrava di non sentire alcun beneficio, poi gradualmente ha iniziato a sentirsi meglio, ma non in maniera così intensa ed evidente come con le terapie precedenti. Ciò nonostante non aveva perduto alcuno dei benefici ottenuti anzi, ne aveva acquisiti altri.
Prescrivo IODUM 6LM gtt x 2/die ed un controllo dopo 40 giorni circa.

50 GIORNI DOPO
Tutti i sintomi sono ancora migliorati.
Il peso è 55 Kg (+4,2 kg).
Rimangono l’ansia fuori casa con la paura di sentirsi male e la sera la sensazione di battiti cardiaci, una sorta di pulsazioni più intense, a riposo o prima di dormire. Ritorno alle potenze centesimali:
IODUM MK > XMK (a distanza di 40 giorni) + 35K x 2.

100 GIORNI DOPO – 30 settembre 2019
Ha un ottimo aspetto.
Bene, sto proprio bene!
Persino durante gli spostamenti ed il caldo (è appena trascorsa
un’estate caldissima), un miglioramento progressivo.
Al mattino si riaffaccia la debolezza, verso le 10,30-11, molto meglio
nel pomeriggio e sera. Ho sempre dormito bene.
Irrequietezza motoria prima di dormire, per 15 minuti circa, con movimento
alle gambe.Un certo perfezionismo nei lavoretti che faccio, ci ritorno su col pensiero.Sto pensando di ricominciare un lavoro … mi manca un po’ lo stress
lavorativo … i tempi, le responsabilità.
Senz’altro cerco le uova, in tutte le forme.
Il migliore beneficio lo sto avendo a fine cura.

Kg 57,3 (+ 6 kg)

Il Paziente stesso sente che la terapia è al massimo del beneficio ragion per cui è inutile e persino dannoso prescrivere Iodum ad alta potenza. Si fa in modo che il miglioramento prosegua indisturbato.
IODIUM 35K x 2/die

Dopo un anno di terapia il livello di salute ottenuto dal paziente è talmente migliorato da non essere quasi paragonabile alla condizione di partenza. La situazione attuale è in divenire positivo tale da rendere la prognosi per il futuro favorevole e la guarigione definitiva possibile. Fino ad ora non si sono evidenziati sintomi che indicassero un rimedio diverso da Iodum.

DISCUSSIONE E CONCLUSIONI
Le conclusioni che si possono trarre da questo caso sono sovrapponibili a quelle di molti altri case report. In sintesi sono quelle che seguono.
Quando il paziente ha una buona energia vitale si possono ottenere ottimi risultati e persino la guarigione anche con rimedi cosiddetti similari, che cioè sono attinenti ai sintomi del paziente ma non rappresentano il rimedio simillimum, cioè la scelta perfetta o vicina alla perfezione. In questi casi tali rimedi risultano comunque sufficienti a stimolare la buona energia vitale del paziente a reagire positivamente. Questo si può facilmente constatare nei bambini. Quando il paziente non dispone di una buona energia vitale, come in questo caso, la risposta positiva a rimedi similari sarà limitata nel tempo e via via sempre più debole. In realtà la malattia si andrà sempre più approfondendo fino a rendere impossibile il mantenimento di una vita normale. Occorre quindi perfezionare la diagnosi terapeutica ed individuare il rimedio simillimum del caso o quantomeno migliorare la similitudine della scelta.
Questo livello di precisione non richiede qualità paranormali, quanto  piuttosto: lucidità, capacità di osservazione ed una buona dose di concretezza e buon senso. In fondo condizioni semplici, eppure a ben guardare non così comuni.
Nel caso clinico presentato, semplicemente ascoltando il paziente – che, va sottolineato, era molto preciso ed attendibile – ed evidenziando le caratteristiche sintomatologiche in definitiva palesi, la prescrizione di Iodum è risultata logica, quasi inevitabile, la conclusione di un iter diagnostico semplice e lineare.

Bibliografia
1. Schrojens, F: RADAR OPUS 2.0.35 – Synthesis Treasure Edition 2009V – ARCHIBEL, Assesse (Belgio), 2016.

Ringraziamenti
Ringrazio il paziente che ha accettato con entusiasmo la pubblicazione del caso.

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